Super Bowl LV, supremazia Buccaneers

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Di Redazione Metropolitan

Il Super Bowl numero 55 è stato disputato ed entrambe le squadre coinvolte, Kansas City Chiefs e Tampa Bay Buccaneers, hanno dato quanto più possibile per raggiungere la vittoria. Tra le due, però, a spuntarla è stata proprio la squadra di Tom Brady, che ha chiuso il match con un risultato di 9 a 31, per i bucanieri della Florida.

Tom Brady, decimo Super Bowl per lui

Indubbiamente uno dei protagonisti di questo Super Bowl è sicuramente Tom Brady. Dieci partecipazioni all’evento più seguito in America e nel mondo, settima vittoria in carriera. Questa volta però lo ha fatto con una squadra diversa, in una conference diversa. È infatti l’unico quaterback nella storia ad aver vinto una finale sia nella conference AFC che in quella NFC. Senza contare che conta ormai 43 candeline sulla sua torta di compleanno. Il suo stile “old-school“, che abbiamo visto altre volte nel playbook dei New England Patriots, con una serie di corse e passaggi corti, ha permesso poi, con alcune grandi giocate, di portare a casa quei 31 punti che hanno permesso la vittoria.

Non c’è, però, solo lui che ha permesso a Tampa di portare a casa questa finale incredibile. Se oggi stiamo parlando dei Tampa Bay Buccaneers è anche grazie all’incredibile lavoro in difesa della squadra e del coordinatore difensivo Todd Bowles. La prestazione a cui abbiamo assistito, infatti, ricorda molto i Baltimore Ravens del 2000 od i Chicago Bears del 1985. Il piano di gioco è stato encomiabile, grazie alla costante presenza di due safety a copertura dei ricevitori. Questa tattica ha infatti tagliato in buona parte il lavoro di velocità di una delle grandi armi di Mahomes, Tyreek Hill. Questo ha permesso alla linea di difesa dei Bucs di andare a caccia del quaterback, rendendogli la vita un inferno.

Patrick Mahomes, ha provato di tutto

Il quaterback dei Chiefs non ha mancato di talento, in molti dei suoi lanci infatti si è ritrovato senza la protezione della tasca, dovendo agire al meglio delle sue capacità per schivare e lanciare. Un demerito molto grande infatti da parte della linea offensiva dei Chiefs, che ha giocato per la maggior parte a 5 uomini, permettendo le incursioni del duo Shaq Barrett e Jason Pierre-Paul. Questo ha messo in netta difficoltà il quaterback nel lancio della palla verso i compagni e nel dover evitare i sack da parte degli avversari.

A fine partita il conto per lui è di 3 sack ed 8 colpi ricevuti, con una dozzina di elusioni effettuate sui difensori. Non sorprende infatti di vedere come abbia corso per 497 yards e che nel tabellino siano segnati 29 su 56 dropbacks. Una statistica mai vista prima nella storia del Super Bowl. Tenendo anche conto che ha giocato l’intero match con un infortunio in atto, quello ad una delle dita del piede, che non gli ha certo reso la vita più semplice. Sebbene tutto questo, abbiamo comunque potuto apprezzare dei lanci formidabili da parte sua, che sfortunatamente però non sono andati a segno per la maggior parte, più per inadempienza dei compagni, che per scarsa mira del quaterback. Chiude infatti il match senza TDs.

Una nota di merito finale va spesa anche per Leonard Fournette, running back dei Buccaneers, che in questa notte di football ha portato un importante prestazione a beneficio della squadra, chiudendo con 16 corse, 89 yards ed 1 TD. Impareggiabile anche il solito Gronkowski, che con 2 TDs segnati su 6 ricezioni completate ha permesso a Tom e compagni di poter festeggiare questa grande vittoria.

Autore: Nicola Corradin

Foto in copertina: Twitter

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