Superbike | Scott Redding, il peggior nemico è…Razgatlioglu!

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Di Redazione Sport

Fine della mediocrità in BMW. Dopo un anno fortemente negativo, la Casa bavarese si è tolta l’enorme soddisfazione di primeggiare in due appuntamenti nel round di Barcellona con Toprak Razgatlioglu grande mattatore del weekend. Le vittorie del turco hanno cambiato gli orizzonti del team tedesco imponendo a tutti i centauri del marchio di migliorare, sensibilmente, le rispettive prestazioni. Uno dei più sorpresi dall’exploit dell’anatolico è Scott Redding che ha parlato recentemente delle gare messe in pista dall’ex Yamaha.

Scott Redding, Toprak Razgatlioglu ha cambiato gli orizzonti di BMW

Da fuori quanto ottenuto a Toprak è fenomenale  – le parole di Scott Redding ai colleghi del sito ufficiale SBK – e devo congratularmi con lui, dato che ha fatto qualcosa che pensavo non sarebbe mai accaduto: avrei scommesso la mia vita che non avrebbe vinto una gara a Barcellona, ma mi ha provato che avevo torto. Penso che tanti siano nella mia stessa situazione: non è facile avere a che fare con qualcuno capace di batterti con la stessa moto, ma è anche una fonte di motivazione. C’è un pro ed un contro in tutto questo, ma sono felice per lui. La pressione fa parte di questo gioco, del resto vorrei essere io quello che vince. Ho cercato di rendere ottimale il pacchetto in questi anni e ora lo è, ma non sono ancora riuscito a brillare come vorrei. A volte è necessario subire una sconfitta per ritrovare il giusto fuoco e andare avanti. Io lavoro un po’ in questo modo: ho bisogno di essere colpito e amareggiato per iniziare a correre meglio“.

“Bulega sta facendo benissimo, su Iannone ero convinto…”

Da quando sono in BMW, Phillip Island e Barcellona non sono mai state piste amiche, ma i miglioramenti compiuti quest’anno sono evidenti. In Australia ho lavorato sui curvoni lunghi, mentre in Catalogna sono riuscito a gestire meglio il calo delle gomme. Ovviamente le vittorie di Toprak rendono il mio bilancio peggiore, ma sento di aver fatto un passo avanti, che spero di mostrare in tracciati più adatti a me. Il team mi sta aiutando a restare calmo, senza strafare – continua l’inglese -. Bulega è un buon pilota, guida con grande fiducia e senza stress, Magari sta leggermente faticando in gara, perlomeno rispetto ai test, ma è un rookie e sta facendo davvero bene. Relativamente a Iannone tanti dubitavano di lui, ma io sapevo che in Australia avrebbe vinto o lottato per il podio. Ho corso con lui per tutta la vita: non basta qualche anno di stop per perdere un talento come il suo“.

(Credit foto – WorldSBK)

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