Una soluzione rapida per lo sbollo dei credti maturati nel 2022 e un apertura per sismabonus, edilizia libera, case popolari e onlus. È quanto emerso dall’ultimo tavolo tecnico del Mef in vista di un decreto sul superbonus. Al momento sono 300 gli emendamenti presentati al testo del decreto tra cui quello di Forza Italia che chiede un apertura per le villette e per i redditi bassi. L‘Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili, ha chiesto provvedimenti immediati per evitare la chiusura dei cantieri, la perdita di molti posti di lavori e la crisi di molte famiglie

Superbonus, la soluzione rapida del governo e l’emendamento di Forza Italia

Superbonus, fonte equologia.com

“Apprezzo che il governo abbia dato disponibilità sui temi di questi mesi. Aver contenuto in circa 300 il numero degli emendamenti aiuterà il dialogo tra le parti e porterà a modificare in meglio il decreto. Ci troviamo di fronte a una situazione insostenibile che va immediatamente frenata, ma che non deve penalizzare né le famiglie né le imprese”. È quanto ha dichiarato il relatore del decreto sui superbonus, l’onorevole Andrea De Bertoldi, come riportato da La Stampa. Il problema principale è che i crediti maturati nel 2022 ,precedentemente bloccati per il processo di assegnazione in banca, potrebbero decadere entro il 31 marzo qualora non fossero registrati all’Agenzia dell’Entrate entro questa data.

Il governo è attualmente a lavoro su una soluzione rapida ideata dallo stesso De Bertoldi come è emerso dall’ultimo tavolo tecnico svoltosi al Mef. Questa ipotesi prevedrebbe la possibilità per la banca di prendere in carico il credito non appena sia stato registrato sull’Agenzia dell’Entrate. Il governo inoltra ha manifestato un’apertura verso le case popolare, le onlus, l’edilizia libera e il sismabonus per cui sarebbe prevista una deroga dello stop alle cessioni dei crediti e degli sconti in fattura. Bisogna però far fronte a circa 300 emendamenti proposti al decreto tra cui quello di Forza Italia che vuole lo sblocco dei crediti delle banche con gli F24 e l’acquisto ad opera delle partecipare di stato, una proroga fino a giugno per concludere i lavori su villette e Iacp con bonus al 110% e la possibilità per i redditi bassi di usufruire per più anni delle detrazioni fiscali assegnate dalla legge.

L’appello dell’Ance

Appare quindi indispensabile introdurre soluzioni certe e di immediata attuazione per lo sblocco totale dei crediti pregressi. La soluzione principale e più efficace è utilizzare gli F24 a compensazione dei crediti maturati. Si tratta di una misura di carattere straordinario, limitata nel tempo e nella quantità, volta a evitare la crisi di numerose imprese”. È quanto fa sapere l’Ance che fa appello al governo. Se non si sbloccano i crediti, fa saper infatti la vicepresidente di Ance Vanessa Pesenti in audizione alla comissione Finanze del Senato, ci saranno “problemi su circa 115.000 cantieri, che si tradurrebbero in altrettanti nuclei familiari in crisi Si stima che 1 miliardo di crediti incagliati produce il blocco di circa 6.000 interventi, tra unifamiliari e condomini, con rischio di fallimento di almeno 1.700 imprese di costruzioni e la perdita di circa 9.000 occupati”.

Stefano Delle Cave

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