Susan Taraskiewicz, il suo omicidio raccontato in un episodio di “Law&Order”

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Di Redazione Metropolitan

Per la rubrica “Cronache del mistero” oggi ripercorriamo gli eventi dell’omicidio di Susan Taraskiewicz. La storia dell’omicidio di Susan, in una versione romanzata, ha ispirato la trama di un episodio della seguitissima serie tv “Law&Order: Criminal Intent” del 9 febbraio 1986. Boston, Massachusetts, la ventisettenne Susan Taraskiewicz all’epoca degli eventi, ricopriva il ruolo di supervisore della rampa della Northwest Airlines nell’aeroporto internazionale di Logan.

Il 12 settembre 1992, Susan lasciò il lavoro per andare a prendere da mangiare per i suoi colleghi. Da quel momento della donna si persero le tracce. Il 14 settembre la macabra scoperta. Il corpo senza vita di Susan giaceva nel bagagliaio di una vettura lasciata in una carrozzeria sulla Route 1A di una città vicina. Sul corpo della giovane la polizia rinvenne decine di coltellate e svariati ematomi sparsi su tutto il corpo, segni evidenti di un prolungato pestaggio.

Susan Taraskiewicz, l’omicidio e le indagini

Nella foto Susan Taraskiewicz e la madre Marlene  photo credit: littlethings.com
Nella foto Susan Taraskiewicz e la madre Marlene photo credit: littlethings.com

In un primo momento dalle indagini della polizia emerse l’ipotesi che l’uccisione di Susan fosse stato un casuale atto di violenza. La famiglia all’epoca condivise la tesi. Alla fine del 1993 però tutto cambiò per mano della madre di Susan. La signora Marlene, infatti tra gli effetti personali della figlia trovò un diario dai contenuti scioccanti. In quelle pagine emerse che nell’ambito lavorativo Susan fin subito dopo la nomina al ruolo, fu oggetto di minacce, tentativi di ritorsione e molestie sessuali.

A tutto questo si aggiungevano una serie di incidenti davvero molto strani che lasciavano pensare fossero costruiti ad arte nell’intento di farla tacere su un qualcosa di non precisato di cui la donna era conoscenza e che evidentemente doveva restare segreto. A quel punto le indagini della polizia si spostarono nell’ambiente lavorativo di Susan e a seguito di vari interrogatori, alcuni impiegati della Northwest Airlines confermarono le parole scritte dalla donna nel suo diario. Susan aveva realmente subito molestie, minacce e ritorsioni.

I sospettati

Nella foto Susan Taraskiewicz  photo credit: newbedfordguide.com
Nella foto Susan Taraskiewicz photo credit: newbedfordguide.com

Con l’avanzamento delle indagini la polizia trapelò che Susan probabilmente era venuta a conoscenza di un traffico illecito che avveniva all’interno della compagnia ad opera di alcuni dipendenti del settore “Gestione bagagli“. Si trattava di furto di carte di credito. Su questo traffico era però in corso un’indagine federale tenuta segreta fino all’omicidio di Susan. Tempo dopo emersi ulteriori particolari, per alcuni dipendenti della Northwest Airlines coinvolti nel traffico illecito, arrivarono arresti e condanne.

Rilevante ai termini dell’indagini sull’omicidio di Susan, fu il nome di Joseph Nuzzo che la donna spesso indicava nelle pagine del suo diario come tra quelli da cui aveva spesso ricevuto minacce. Sull’uomo, interrogato più volte negli anni, la polizia non è riuscita a trovare elementi che potessero con certezza confermare il suo coinvolgimento nell’uccisione di Susan. Nuzzo e altri colleghi della donna, rimangono tra i principali sospettati del suo omicidio. Ogni anno, la famiglia e gli amici di Susan tengono un servizio commemorativo nell’anniversario della sua morte. A tutt’oggi il caso dell’omicidio di Susan Taraskiewicz resta irrisolto.

di Loretta Meloni

Immagine di copertina (Susan Taraskiewicz) photo credit : boston.cbslocal.com

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