La Nuova Zelanda ha annunciato il bando del fumo per chi è nato dopo il 2008: la legge non lo permetterà.
Nuova Zelanda: stop al fumo entro il 2025
In Nuova Zelanda si da il via al progetto di creare una generazione di neozelandesi completamente liberi dal vizio del fumo, aumentando ogni anno l’età legale a cui si può accedere ai prodotti a base di tabacco.
Il ministro della Salute, Ayesha Verrall:
Un giorno storico per la salute della nostra gente
Vogliamo assicurarci che i giovani non inizino mai a fumare, quindi renderemo un reato la vendita o la fornitura di prodotti del tabacco alle nuove generazioni di giovani
Il governo della Nuova Zelanda mira a ridurre il numero di fumatori in tutto il Paese entro il 2025, con l’obiettivo di eliminarlo gradualmente del tutto.
Il governo in questi anni ha varato anche una serie di misure per limitare l’impatto del tabacco per chi già fuma:
-la diminuzione del numero dei negozi in cui le sigarette possono essere legalmente vendute
-l’aumento dei finanziamenti ai servizi per combattere le dipendenze.
–la riduzione della quantità legale di nicotina nei prodotti
Ma il calo della nicotina nei prodotti con il tabacco è veramente un bene? Non esattamente. Secondo il partito liberale Act, ridurre la quantità di nicotina nelle sigarette colpirà soprattutto le fasce della popolazione che hanno un reddito inferiore. E che, per accedere alla stessa dose di sostanza, dovranno comprare molti più pacchetti.
Nessun limite per le sigarette elettroniche
Tra gli adolescenti, è diventato sempre più popolare lo svapo. Probabilmente anche tra i giovani che non avrebbero mai cominciato a fumare.
Un sondaggio condotto quest’anno dice che: su 19 mila studenti delle superiori quasi 20 su 100 usano la sigaretta elettronica, la maggior parte con alte dosi di nicotina.
I neozelandesi già da tempo fumano sempre meno: i fumatori, dal 18% del totale della popolazione nel 2008, sono passati all’11,6% nel 2018. Un calo del 6,4% in 10 anni.
Possibili conseguenze del “proibizionismo”
C’è ovviamente il rischio di alimentare il mercato nero del tabacco. Nella natura umana più una cosa viene proibita più si desidera, ad insegnarlo anche le esperienze passate di proibizionismo come nell’America degli anni ’20.
Il Governo stesso ammette
Ci sono prove del fatto che la quantità di prodotti del tabacco contrabbandati in Nuova Zelanda è aumentata notevolmente negli ultimi anni e che i gruppi criminali organizzati sono coinvolti nel contrabbando su larga scala
Secondo Sunny Kaushal, presidente del “Dairy and Business Owners Group” (un gruppo di lobby per i minimarket locali)
Ci sarà un’ondata di criminalità. Gang e criminali colmeranno il vuoto
Il progetto di una Nuova Zelanda senza fumo è nato ad aprile. Dovrà affrontare il processo legislativo, ma è probabile che non debba affrontare grandi ostacoli: la legge “Smokefree 2025” è stata proposta dal partito laburista, che detiene la maggioranza nel parlamento neozelandese. Secondo Verrall (ministro della salute), la legislazione sarà introdotta nel 2022.
Il fumo provoca un cancro su quattro e rimane la principale causa di morte prevenibile per gli abitanti del Paese.
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