L’Assemblea legislativa di Taiwan ha approvato un disegno di legge ancora una volta innovativo in Asia: primo paese a riconoscere i matrimoni nel 2019 e, oggi, primo paese, con quest’ultimo aggiornamento, a riconoscere le adozioni per le coppie omosessuali.
L’aggiornamento legislativo
La decisione di legalizzare le adozioni per le coppie gay è stata figlia di un episodio unico nel suo genere. Nel dicembre 2022 una coppia omosessuale di Kaohsiung ha messo in discussioni innanzi alle corti giudiziarie la legge relativa al tema delle adozioni proprio perché non inclusiva di fattispecie come la propria. Il problema si poneva in quanto il bambino da loro adottato, dal punto di vista legale, non vedeva riconosciuti nel ruolo di genitori entrambi i componenti della coppia.
Innanzi a questa matassa giuridica, che implicava l’evidente discriminazione nei riguardi del bambino, tenuto ad avere per lo Stato un solo genitore, quanto nei riguardi dei genitori stessi, costretti a rinunciare alla loro identità giuridica a causa di una norma non inclusiva, il giudice ha emesso una sentenza sui generis: “un bambino non può essere discriminato in base allo status dei suoi genitori”, creando così un precedente utile a mettere in discussione la materia delle adozioni per le coppie omosessuali.
I risvolti
In un primo momento, nonostante l’episodio avesse creato un effetto valanga, proponendosi quindi in tutto il paese tante fattispecie simili, nulla è cambiato fino alla pronuncia dell’Assemblea legislativa, che ha approvato un disegno di legge che riconosce ufficialmente la possibilità per le coppie omosessuali di adottare.
Taiwan compie ancora una volta nel Pacifico un passo decisivo verso i diritti civili e l’uguaglianza, dimostrandosi modello per eccellenza per il riconoscimento dei diritti e delle libertà, come già fece nel 2019 quando fu il primo paese asiatico a riconoscere i matrimoni gay.
Articolo di Mario Marrandino
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