Mina, l’eterna tigre di Cremona

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Di Redazione Metropolitan

Il 25 marzo 1940 nasce a Busto Arsizio (VA) una delle più celebri interpreti italiane di tutti i tempi: Mina Anna Mazzini all’anagrafe. Cantante eclettica, carattere grintoso, voce pazzesca ed un’ immagine sempre rivoluzionata, ma pur sempre azzeccatissima.  Questi gli attributi fondamentali che l’ hanno accompagnata nel corso della sua lunghissima carriera artistica e che ne hanno fatto una delle cantanti più acclamate e ricercate a livello mondiale.

Si esibisce per la prima volta nel 1958 sul palco della Bussola di Marina di Pietrasanta cantando “Un’ anima pura” e da qui prende il via la sua gavetta che la porterà agli apici del successo, per i successivi  quarant’anni. La sua inconfondibile voce comincia ad essere il sottofondo della vita di quegli anni così spensierati  e liberi, partendo dagli anni 50, per poi rimanere colonna sonora dei tempi moderni.

La storia con Corrado Pani e lo scandalo

La Tigre di Cremona colleziona un successo dopo l’ altro, ogni anno con un nuovo album e nuove collaborazioni artistiche: da Lucio Battisti a Mogol, da Raffaella Carrà a Cristiano Malgioglio, Adriano Celentano e ancora lavora nell’ ambito televisivo con Mike Buongiorno, Rita Pavore, Ornella Vanoni, Lina Wertmuller, Maurizio Costanzo. Arriva ad interpretare ben 1500 brani, vendendo più di 150 milioni di dischi.

Cantante, e non solo: conduttrice televisiva, attrice e produttrice discografica, Mina ha una vita privata irrequieta. Nel ’62 conosce il suo primo amore dietro le quinte del celebre “Studio Uno”, parliamo di Corrado Pani, famoso anch’egli all’ epoca ed acclamatissimo dal pubblico. La loro relazione non viene vissuta come vorrebbero e nemmeno ben vista: Pani è ancora sposato con l’attrice Renata Monteduro ed il divorzio, in Italia, ancora non c’è. La notizia, scandalosa per quegli anni, fa scalpore, e Mina è costretta a ritirarsi dall’ attività per circa un anno, almeno fino a quando il polverone non si sopisce.

Il ritorno di Mina al successo

Ma dopo un anno esatto torna alla ribalta, più forte di prima, più motivata di prima, più amata di prima. Colleziona grandi soddisfazioni, nasce il primogenito Massimiliano, ma la relazione con Corrado Pani si conclude per incongruenze caratteriali ed impegni lavorativi inconciliabili. Conosce il compositore Augusto Martelli col quale convive fino a quando nel 1970, si invaghisce perdutamente di Virgilio Crocco, col quale, questa volta, convola a nozze nel 1975 ma, per le stesse cause presentatesi nel rapporto con Pani, la storia si conclude, e con essa si ha una nuova nascita, la secondogenita: Benedetta.

Siamo nel 1978 quando Mina fa la sua ultima apparizione in pubblico al concerto di Viareggio. Da quel momento non si è più concessa ai suoi fan, se non attraverso comunicazioni video, dietro i suoi immancabili occhialoni da diva anni ‘50. Nonostante la sua assenza fisica dagli studi di registrazione, o dagli studi televisivi, o dai palcoscenici di tutt’ Italia, Mina continua, tuttora, ad essere una presenza fissa nel panorama musicale italiano ed internazionale.

La nuova vita a Lugano

Di questa sua assenza se n’è molto parlato: c’è chi lo reputa una conferma del fatto che non si accettasse fisicamente, in particolare per la questione legata al suo peso; altri credono sia una fuga dai media e dalla stampa, troppo invadenti e fin troppo presenti nella sua vita; tra i più malignetti, si pensa semplicemente ad un gesto atto ad apportare un vantaggio economico non indifferente. Trasferitasi in Svizzera, a Lugano, si sposa nel 2006 con un amico di vecchia data, ormai cardiochirurgo, Eugenio Quaiani, col quale sta trascorrendo gli anni più maturi della sua sonora esistenza.

Dunque, checché se ne dica sulle sue scelte di vita, condivisibili o meno, è inevitabile riconoscerle una carriera sfavillante, esempio per molti ed elemento di grande ispirazione. Negli anni, nonostante la sua assenza, ha continuato a far parlare di sè ed è per questo che l’ annoveriamo tra i più grandi artisti di tutti i tempi. Che dire, Tanti auguri Mina, bollicine!! O sarebbe meglio dire Mille bolle blu!

Stefania Conte

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