Speranza Scappucci è la prima italiana a dirigere un’opera nel famoso teatro milanese. Dal 18 gennaio al 2 febbraio va in scena con I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, regia di Adrian Noble.
Ma davvero la prima? Finalmente allora. Menomale che c’è Speranza, letteralmente. Nata nel 1973 a Roma, la direttrice d’orchestra non è stata davvero la prima scelta. La chiamata è arrivata all’ultimo minuto, quando è stata scelta per sostituire il direttore Evelino Pidò, risultato positivo al Covid nel momento in cui sono cominciate le prove.
Forse il destino ci lancia dei segnali. Bisogna avere un pizzico di follia per rendersi conto se è il caso di accettare o no. Io ho sentito che poteva essere il momento giusto.
Commenta così la Scappucci, convocata al teatro per prendere il posto di Pidò, essendo l’unica che conosceva l’opera abbastanza bene da riuscire a ricoprire l’importante incarico e adattarsi alle prove in così poco tempo. Dovete sapere infatti che la prima alla Scala c’è stata due giorni fa, il 18 gennaio 2022. La chiamata alla direttrice è arrivata il giorno dell’Epifania, 6 gennaio 2022.
Una vera e propria impresa, che Speranza Scappucci ha dimostrato di potere affrontare come nessuno. D’altra parte, alle sue spalle ha anni di esperienza e un curriculum da fare invidia ad ogni artista del suo campo.
Laureata alla Julliard e all’Accademia di Santa Cecilia, è stata capo dei pianisti alla Staatsoper di Vienna, dove preparava i cantanti. Dal 2017 è direttore ospite principale della Opéra Royale de la Wallonie a Liegi e ha diretto in grandi teatri, dal Met di New York, all’Opéra di Parigi. (fonte: ANSA)
Ma cosa dice il pubblico del suo debutto alla Scala? La amano tutti. A seguito della prima, il 18 gennaio scorso, la direttrice ha condiviso la sua felicità e commozione con il pubblico di Instagram in un post sulla sua pagina, che ha ricevuto in risposta tantissimi commenti di congratulazioni e grandi complimenti.
L’opera I Capuleti e i Montecchi, che manca a Milano dal 1989 quando a dirigerla fu Riccardo Muti, sarà disponibile a teatro fino al 2 febbraio 2022.
Serena Baiocco
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