Telemontecarlo, nel ’74 nasceva la rete monegasca

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Di Redazione Metropolitan

Telemontecarlo (abbreviato in TMC) è stata l’emittente televisiva di lingua italiana del Principato di Monaco, attiva dal 1974 al 2001. Oggi conosciuta come La7.

La nascita di Telemontecarlo

La rete monegasca fu, negli anni settanta e nei primi anni ottanta, la principale alternativa ai canali televisivi della Rai. Era una delle poche emittenti televisive in lingua italiana ricevibili nella penisola italiana. A partire dalla metà degli ottanta, Telemontecarlo divenne sempre più un canale di nicchia, dopo l’ascesa dei canali Fininvest, in particolare di Canale 5. Nel 1990 , TMC ottenne dalla legge Mammì la concessione di trasmettere sull’intero territorio nazionale. A seguito dell’acquisizione avvenuta il 6 agosto 2000 da parte di Seat Pagine Gialle, cambiò ufficialmente e definitivamente nome in LA7 il 24 giugno 2001.

Le varie gestioni di TMC

Inizialmente Telemontecarlo fu acquistata al 90% dai proprietari di Rede Globo, il restante 10% rimase di proprietà della Rai. La direzione del canale fu affidata a , Herbert Fiuza, che delegò la gestione delle produzioni interne a Carlo Briani. Nel 1990, vedendo i pochi riscontri di pubblico registrati dal canale, Rede Globo iniziò a defilarsi da Telemontecarlo cedendo il 40% della proprietà alla Montedison, guidata all’epoca da Raul Gardini. Per poi passare nel 1995 all’imprenditore Vittorio Cecchi Gori, tramite la sua società Cecchi Gori Group. Dopo aver ottenuto l’assenso delle autorità del Principato di Monaco acquistò la storica emittente nel tentativo di creare, con l’altro network di sua proprietà Videomusic poi ribattezzato, il 1º giugno 1996, TMC 2, un terzo polo televisivo che spezzasse il duopolio costituito dalle reti Rai e dalle reti Mediaset.

Il 6 agosto 2000, Cecchi Gori, dopo un mese e mezzo di lunghe trattative seguite al sorgere di difficoltà economiche, cedette TMC e TMC 2 a Seat Pagine Gialle, di Telecom Italia. La nuova proprietà decise che, per rilanciare una volta per tutte il canale, c’era bisogno di adottare una veste e un nome del tutto nuovi così da renderlo in grado di competere con i canali nazionali principali dell’epoca. Il nuovo editore intendeva puntare come aveva dichiarato fin dall’inizio a un target giovanile per il rilancio della rete e per questo venne nominato direttore Roberto Giovalli, già direttore di Italia 1 . Si stava lavorando a un progetto di una nuova TV. Telemontecarlo diventò così La7, canale tutt’ora attivo.

Sara Marchioni

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