Mesi di domande, ma ora arrivano segnali di apertura per la partecipazione di Novak Djokovic all’Australian Open al via il 17 gennaio. Niente più vaccino

The show must go on: Djokovic è troppo importante e il vaccino ora non importa più

Il direttore del torneo, Craig Tiley, aveva annunciato che i giocatori senza vaccino non avrebbero potuto competere all’evento in calendario dal 17 al 30 gennaio a Melbourne, ma adesso sembra che le sue posizioni si siano un po’ ammorbidite.

Forse complici le dichiarazioni del padre, Srdjan Djokovic, che ha rivelato in un programma alla TV serba :

“Vorrebbe giocare con tutto il cuore perché è un atleta” ma “con questi ricatti e queste condizioni, probabilmente non lo farà 

Nello scontro tra Tiley e Djokovic il serbo per ora sembra aver avuto la meglio.

In ogni caso numero uno del mondo è stato convocato per far parte della squadra serba all’Atp Cup di Sydney a gennaio. I dubbi sollevati nelle scorse settimane per il fatto che il giocatore non ha mai voluto rivelare il suo stato vaccinale ora non contano più.

Djokovic è nella lista dei cinque giocatori sorteggiati a Sydney per un evento che precederà l’apertura del Grande Slam. In caso di successo all’Australian Open, il serbo diventerebbe il tennista con più titoli dello Slam, superando Federer e Nadal fermi a quota 20.

Atp Cup: per Djokovic solo la quarantena

Gli organizzatori hanno annunciato che 18 dei 20 migliori giocatori del mondo prenderanno parte al torneo di 16 nazioni a Sydney dall’1 al 9 gennaio e Djokovic è il capitano della Serbia. L’Atp Cup non ha gli stessi stretti criteri di accesso, ma ora sembra sempre più probabile che Djokovic sarà in campo al Melbourne Park. Per giocare l’Atp Cup senza essere vaccinato a Sydney, il governo dello stato del New South Wales dovrebbe richiedere un’esenzione per Djokovic che dovrebbe rispettare 14 giorni di quarantena all’arrivo in Australia.

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