Una vittoria complessa, ma importante, per Jasmine Paolini che nella giornata di ieri ha sconfitto in due set Greet Minnen centrando la secondo vittoria consecutiva a Wimbledon 2024 e approdando, così, al terzo turno del più importante torneo in erba del circuito tennistico internazionale. La toscana si è regalata lo scontro contro Bianca Andreescu, canadese di origini romene ex campionessa dello US Open.

Le dichiarazioni di Jasmine Paolini dopo aver sconfitto Minnen nel secondo turno di Wimbledon 2024

(Credit foto – Getty Images)

Avversaria dura da scardinare? Si, lo sapevo che era un’avversaria difficile, perché serve bene e gioca bene d’incontro, di ritmo e a volte mi ha fatto controbalzi. Lo sapevo che era un match duro, però sono contenta di come ne son venuta fuori perché al primo set sono partita un po’ così; ho preso subito break, non riuscivo a tenere il servizio. Sono stata sorpresa dal campo, la palla rimbalzava molto bassa; quindi, a volte ero fuori tempo. Però più giocavo, più mi sentivo meglio e credo si sia visto – queste le parole di Jasmine Paolini, riportate da Ubitennis dopo la vittoria contro Minnen . Bianco Andreescu? Penso sia un match totalmente diverso. Lei ha giocato bene a ‘s-Hertogenbosch e sta giocando bene sull’erba, quindi sarà un match sicuramente duro. Ha più match sulle spalle, a Parigi era rientrata da poco dall’infortunio; è una campionessa slam quindi un match tosto. Ci sarà da servire bene, cercare di rispondere bene e di tenere il pallino del gioco in mano il più possibile, però mi aspetto un match duro e diverso dall’altra volta. Aiutata dai sorteggi? Non lo so, ma credo che essere testa di serie significhi aver giocato delle buone partite durante l’anno. Penso che sia utile perché nelle prime due partite non si affrontano giocatori di alto livello. Naturalmente si possono affrontare anche buoni giocatori che non sono testa di serie. Ranking? No, non sto seguendo. Sto cercando di concentrarmi su quello che devo fare, nei tornei, nelle partite. Questo è il nostro approccio, non pensare tanto al ranking. Poi se si migliora, sono contenta, perché il ranking conta eccome. Ma conta prima la performance“.

(Credit foto – Eurosport.com)

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