Il gruppo accusato di terrorismo aveva base in Umbria e si serviva di un organo d’informazione clandestino per fare propaganda per rovesciare l’ordine democratico. L’accusa a loro carico è quella di istigazione a delinquere aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico.
Umbria, 6 arresti con l’accusa di terrorismo
I Ros dei Carabinieri hanno condotto un’operazione che ha portato all’esecuzione di sei ordinanze di custodia cautelare. Le operazioni sono iniziate nelle prime ore di questa mattina, giovedì 11 novembre. Inoltre, nell’ambito della stessa indagine, risultano indagate sei persone. L’accusa a loro carico è quella di istigazione a delinquere aggravata dall’accusa di terrorismo e di voler rovesciare dell’ordine democratico. Tutte le persone arrestate sarebbero membri di un gruppo anarchico-insurrezionalista. Di fatto, il gruppo fa riferimento alla Federazione anarchica informale (Fai), un’organizzazione composta da cellule eversive.
Secondo gli inquirenti, il gruppo si serviva di un organo d’informazione clandestino per fare propaganda terroristica con l’obiettivo di rovesciare la democrazia. Il gruppo aveva base in Umbria e i membri sono “gravemente indiziati” dei reati ipotizzati, seconde le indagini coordinate dalle procure di Milano e Perugia. Alcune pagine della rivista clandestina Vetriolo, prese in esame dagli inquirenti, riportano frasi con riferimenti ad attacchi mirati. In una pagina si legge “Contro lo Stato e senza eccezioni: colpire le persone o colpire le cose?“. Il primo numero della rivista Vetriolo è stato pubblicato a Milano nel 2017, come riporta il Fatto Quotidiano.
I comandi provinciali di Cagliari, Cosenza, Cremona, Genova, Lecce, Massa, Perugia, Roma, Taranto e Viterbo hanno supportato l’intervento delle Forze dell’Ordine.
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