Tim Curry, attore, cantante e incubo di generazioni di bambini (e adulti?)

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Se dagli anni ’90 il film televisivo IT continua a turbare le nostre notti con visioni di clown che spuntano da ogni ombra della camera da letto, lo dobbiamo certo al maestro King, ma anche alla superba interpretazione di Tim Curry, agghiacciante come al suo solito. Un uomo talmente spaventoso, da essere respinto per il ruolo del giudice in Chi ha incastrato Roger Rabbit, proprio perché considerato troppo terrificante. Del resto, Tim Curry è un attore teatrale straordinario e quando tocca il cinema lo sciocca. Una su tutte, l’interpretazione del Dr. Frank-N-Furter, l’eccentrico scienziato bisessuale The Rocky Horror Picture Show; un ruolo iconico, che segna i costumi di un’epoca.

Grazie per aver completato la mia educazione” gli ha detto a tal proposito la Principessa Diana. In effetti, il coraggio dell’attore è stato qui ripagato. A proposito del film, egli ha dichiarato:

è stato sessualmente liberatorio per gli altri ed è stato molto liberatorio per me, perché era un enorme passo. I miei agenti erano preoccupati, poteva rovinare la mia carriera, e, naturalmente, non è stato così. Per me è stato, credo, il momento più gioioso della mia vita.  

Sarà l’inizio di una filmografia di successo; alla quale si accompagnerà una straordinaria carriera teatrale, con ben tre nominations ai Tony Award, ed una di cantante, con tre dischi glam rock tra il 1978 e i 1981.

Tim Curry ed il pagliaccio IT

Non tutti sanno che inizialmente Tim Curry non voleva adottare il ruolo del pagliaccio più spaventoso del mondo. L’attore era stato traumatizzato dall’esperienza del precedente Legend di Ridley Scott, in cui aveva dovuto subire lunghissime sessioni trucco, della durata di tre ore. Per convincerlo, il regista Tommy Lee Wallace gli propose di ridurre la consistenza della “maschera”: il personaggio risultava in ogni caso spaventoso. Curry era difatti talmente inquietante che, a quanto dichiarato dai membri del cast, incuteva timore, ed era per questo allontanato, a volte, dal resto dell’equipe. Del resto, ironicamente, l’attore stesso ha sofferto di coulrofobia, la fobia dei clown, per tutta la vita!

Il suo contratto prevedeva che nel set non ci dovessero essere delle superfici riflettenti che potessero rispecchiarlo mentre si sottoponeva alla sessione di trucco, proprio per evitare che egli potesse essere spaventato dalla sua propria immagine…Un tecnico del make up ha rischiato di essere licenziato per aver tenuto uno specchietto in mano! Certo, Tim Curry non è l’unico a soffrire di questa fobia. Le persone possono avere paura dei clown, poichè vengono spiazzate dalla loro ambiguità espressiva. La mimica facciale esasperata terrorizza, poichè rende i sentimenti difficilmente interpretabili. La goffaggine dei movimenti, nello stesso senso, è percepita come sinonimo di imprevedibilità, rischio, intenzioni ambivalenti. Una ragione di più per sentirci autorizzati, stanotte, a dormire con la luce accesa…Spunterà o non spunterà? Stasera in tv, IT, su Italia 2, alle 21.15.

Sara Livrieri

Seguici su

Facebook

Metropolitan Magazine

Instagram

Twitter