Toni Servillo, cinque ruoli cult del grande attore italiano

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Di Stefano Delle Cave

Compie oggi 63 anni Toni Servillo. È stato definito dal New York Times come uno dei migliori attori dei primi vent’anni del ventunesimo secolo. Toni Servillo ha vinto diversi David di Donatello e Nastri d’argento entrando nell’immaginario collettivo per le sue grandi interpretazioni.

“Da bambino assistevo come un rito alle commedie di Eduardo De Filippo in tv e , mi rendevo conto che le famiglie da lui raccontate, certe madri vessate e certe zie isteriche, le ritrovavo anche nella mi. Così mi sono avvicinato al teatro, e qualche anno dopo con Mario Martone abbiamo avuto l’idea di creare una compagnia indipendente, Teatri uniti, e poi di fare un cinema altrettanto libero”

Così Toni Servillo ha parlato del suo avvicinarsi al teatro e poi al cinema. È da sempre un attore versatile che ha interpretato con successo ruoli lontani fra loro. Un interprete molto esigente che ama trasformare il suo personaggio in sentimento. Ama definirsi una pila che si carica e scarica in base al trasferimento allo spettatore di ciò che creativo nel testo. L’ultimo suo grande ruolo è stato quello di Saverio Schisa in “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino con cui ha costituito una delle coppie di maggior successo del cinema italiano

I cinque ruoli cult di Toni Servillo

Toni Servillo in Qui rido io, fonte 01Distribution

Toni Servilo ha interpretato oltre 30 film con diversi registi di cui abbiamo scelto i più importanti.
La prima interpretazione di successo è stato il doppio ruolo del calciatore introverso e del cinico cantante in “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino. Il sodalizio con il regista napoletano ha prodotto diversi cult tra cui ricordiamo “Il divo” in cui Servillo indossa perfettamente i panni di Giulio Andreotti.

Una menzione a parte va fatta per “La grande bellezza” dove il noto attore fornisce la sua miglior prova nel ruolo di uno scrittore diviso tra mondanità e malinconia. Ricordiamo poi Servillo diretto da Matteo Garrone in “Gomorra” dove ha interpretato uno spietato colletto bianco che dietro il sorriso della sua faccia avvelena l’ambiente. Concludiamo la nostra carrellata di film parlando di “Qui rido io” di Mario Martone in cui Servillo interpretando Eduardo Scarpetta ha fuso il suo talento cinematografico con il suo retaggio teatrale.

Stefano Delle Cave