Stasera su La7d verrà trasmesso “Tootsie”, commedia brillante e irriverente del 1982 diretta da Sydney Pollack. Definito come una delle migliori commedie americane, “Tootsie” è stato candidato a dieci premi Oscar, vincendone solo uno assegnato a Jessica Lange come miglior attrice non protagonista. È un film sempre attuale, che affronta due condizioni di minorità: la disoccupazione e la condizione femminile.
“Tootsie”: la doppia vita di Michael/ Dorothy
Michael Dorsey è un attore di teatro che a causa del suo stacanovismo, della sua inflessibilità e del suo perfezionismo non riesce ad andare oltre le singole audizioni. Si mantiene lavorando come cameriere insieme ad un suo amico aspirante drammaturgo, Jeff. Pur di ottenere un ruolo in una soap opera, si traveste da donna, rivelando la sua doppia identità solo al manager e all’amico Jeff. Inizia così una carriera fortunata sotto il nome e gli abiti del suo alter ego femminile, Dorothy Michaels. La sua doppia identità però lo coinvolgerà in una serie di equivoci e problematiche che lo costringeranno ad uscire allo scoperto.
Il personaggio di Michael, interpretato da Dustin Hoffman, è un uomo testardo e con modi burberi che non riesce a farsi strada nel mondo di Hollywood. Questo suo atteggiamento e modo di essere traslato nei panni della sua versione femminile, Dorothy, gli garantiscono invece il successo.
Due condizioni minori messe a paragone
Il film riflette molto su due realtà considerate deboli e minori, quella dei lavoratori e delle donne. Sono due situazioni che vengono messe a paragone e presentano punti in comune. La debolezza del disoccupato è simile alla condizione della donna nel mondo lavorativo (e non solo). Entrambe sono figure che per raggiungere una certa affermazione devono “mascherarsi”, fingere, mostrarsi disponibili e accattivanti.
In questo modo “Tootsie” svela la falsità del sogno americano e dell’uguaglianza di genere. Il mondo dello spettacolo, ma lavorativo in generale, è dominato dagli uomini, e l’emancipazione femminile è semplicemente un’apparenza. Nel film inoltre vengono mostrate donne diverse tra loro, che affrontano la vita e le difficoltà in maniera diversa, accumunate da una libertà ed una forza caratteriale. La doppia vita di Michael è stata sicuramente un’esperienza formativa che gli ha permesso di osservare il mondo da una prospettiva diversa e di capire ed esplorare il suo lato femminile.
“Sono stato un uomo migliore con te, come donna, di quanto lo sia stato con le altre donne come uomo. Devo solo riuscire a esserlo senza gonna”
Sara Cerullo