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Torna la paura in Molise, terremoto di magnitudo 4.6

Torna la paura in Molise: nella terra segnata dal dramma di San Giuliano di Puglia, quando nel 2002 morirono in 29 tra bimbi e maestra nel crollo della scuola “Francesco Jovine”, si registra una nuova scossa di terremoto, breve ma intensa. Epicentro a Montagano, ore 23:52, a pochi chilometri da Campobasso. Il terremoto di magnitudo 4.6 scuote la regione e viene avvertito anche nelle zone limitrofe: in provincia di Isernia e nell’Alto Casertano, a Napoli, ma anche nel Beneventano e in tutto l’Abruzzo, così come nel Basso Lazio e nella vicina Puglia. 

Da giorni il sottosuolo molisano è nervoso e si registra uno sciame sismico chiaramente avvisato dalla popolazione. Così al terremoto più intenso, i molisani hanno reagito con attimi di panico. I residenti sono scappati in strada, così come tanti studenti fuorisede, tutti in pigiama, e in molti hanno dormito in auto. Alcuni di loro si sono portati le valige con i vestiti. 

Terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino non è particolarmente alta”, si spiega ancora sul sito dell’Ingv.

Il terremoto di questa notte è stato ampiamente avvertito anche in una vasta area dell’Italia centro meridionale, in particolare in Campania, Puglia, Lazio e Abruzzo. “Al momento non abbiamo registrato danni alle persone o alle cose. Siamo in costante monitoraggio sull’evolvere della situazione e in contatto con i sindaci dei comuni interessati” conferma a Rainews24 il direttore della Protezione civile del Molise, Manuel Brasiello.

“La nostra è una zona sismica – sottolinea – e spesso si verificano condizioni di questo tipo. Nella giornata di ieri sono state registrate scosse un po’ più forti del normale. È una situazione che dobbiamo tenere sotto controllo e la stiamo monitorando”.

Fortunatamente, la scossa non ha prodotto danni a parte qualche calcinaccio caduto.

L’evento, si legge sul sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, «è avvenuto in un’area caratterizzata da una sismicità frequente con diverse sequenze sismiche avvenute nel 2002, 2013, 2016 e nel 2018. La pericolosità sismica di questa area è considerata alta». I molisani, a Campobasso come a Montagano, hanno reagito con attimi di panico. La scossa, che sembra non aver prodotto danni a parte qualche calcinaccio caduto, è stata avvertita nettamente nelle zone limitrofe, in provincia di Isernia e nell’Alto Casertano e a Napoli.

Ma anche nel Beneventano e in tutto l’Abruzzo, così come nel Basso Lazio e nella vicina Puglia. Il sindaco di Montagano Giuseppe Tullo ha detto che da un primo giro di ricognizione la situazione sembra per fortuna buona: «Non si segnalano danni particolari. Le verifiche dovranno essere fatte in modo più approfondito, ovviamente. Molti sono scesi in strada: c’è stata tanta paura, ma abbiamo subito aperto la nostra struttura polivalente per chi volesse dormire fuori casa. Le scuole della zona, PetrellaMatrice, e la nostra materna saranno chiuse».

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