Tutti pazzi per Viola Davis

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Di Redazione Metropolitan

Viola Davis protagonista assoluta della decima giornata della Festa del Cinema di Roma per ritirare il Premio alla Carriera.

Credits: Festa del Cinema

Nella decima giornata della Festa del Cinema di Roma la protagonista assoluta è Viola Davis dove riceve il Premio alla Carriera consegnato da PierFrancesco Favino.

L’attrice, 54enne, già vincitrice di un premio Oscar, un Golden Globe, un Emmy, un BAFTA e 5 SAG, ha ripercorso i suoi più grandi successi e regalando al pubblico un ora di autentico cinema. Inoltre ha raccontato di piccoli aneddoti sulla vita e sui diritti.

Una carriera divisa tra televisione, teatro e cinema ma la Davis dichiara di preferire di più il secondo perché “mi diverto di più sul palcoscenico, dove è iniziata la mia carriera. Ho studiato teatro, arte drammatica. Mi sono da subito innamorata del fatto che a teatro nessuno pensa agli incassi, al sex appeal, bensì all’esperienza umana. E questo mi piace. E’ la mia vita“.

Una delle clip presentate è Doubt di John Patrick Shanley e l’attrice aggiunge: ” Non c’è mai stata improvvisazione nel film. Abbiamo fatto 3 settimane e mezzo di prove, con Amy Adams e Philip Seymour Hoffman. Ho fatto il provino di mrs. Miller, c’erano 5 attrici che volevano quel ruolo. Eravamo tutte vestite uguali, e ad ogni provino delle altre sentivo gli applausi scroscianti, i complimenti. Poi sono entrata io e non riuscivo a crederci, perché avevo ottenuto quella parte. Doubt è stato tutto preparato come se fosse una rappresentazione teatrale, cosa rara nel mondo del cinema. Di solito arrivi sul set e giri. Questo è stato invece un processo. Meryl Streep, ad esempio, faceva la maglia, è un cosa che l’appassiona, faceva la calza durante le prove.

A sorpresa anche un video di Meryl Streep per Viola dove la inonda letteralmente di complimenti: “Viola è l’artista più incredibile con cui abbia mai lavorato. Ha un talento straordinario, ma al di là di questo le sue qualità come donna sono immense. Ha un’empatia enorme, un’eneriga, una forza che riesce a trasmettere a tutti. Sei un vero portento come artista, ma anche come donna, madre, sorella, moglie, figlia e per mia fortuna come amica. Sei la migliore, nessuno può metterlo in dubbio e siamo noi a dover ringraziare te. Grazie Viola per tutto quello che fai e che sei, congratulazione.”

Credits: Festa del Cinema

Durante l’incontro si sono toccati vari temi tra cui il “black power” in un industria come Hollywood e che pochi registi di colore vengono prodotti “E’ un dono poter far parte di un progetto con un regista di colore, che capisce la specificità culturale. Da artista, bisogna avere il coraggio di dire la verità. Ci sono persone che non ce l’hanno, che indossano delle maschere. Abbiamo una versione filtrata perché abbiamo paura di essere giudicati, e noi artisti dobbiamo subentrare a questi limiti, dando a voi una visione priva di filtri. Questo deve fare l’artista“.

Infine altro tema affrontato è la polemica su i film della Marvel “Non saprei cosa dire. A me piacciono quei film. Un buon film della Marvel mi piace. Un buon DC Comics mi piace. Amo tutti i film di Scorsese. Einstein ha detto che l’immaginazione vale più della conoscenza, se io non avessi la fantasia che ho sarei ancora la povera Viola di Rhode Island che non era considerata attraente. Io potrei fuggire in un mondo senza fine, che posso creare, un mondo dove posso ridefinirmi. Ecco dove vive l’arte, in quel mondo immaginario. E’ un giardino dove si può giocare, il giardino di Dio, e nessuno deve decidere chi merita di esserci e chi no, cosa includerci e cosa no. Se si vuol far parte di questo luogo, deve essere possibile. Viviamo per questo motivo. C’è posto per tutto. Scorsese ha espresso la sua opinione, che ritengo valida, ma un buon film Marvel a me piace.