L’oggetto di questo approfondimento è un argomento particolarmente peculiare e sfaccettato. Si parla di modifiche all’abitazione che devono seguire dei riferimenti normativi.
Prendere una decisione del genere, infatti, rappresenta un passo importante per ogni proprietario. Gli interventi di modifica volti al miglioramento del comfort e all’aumento del valore della casa hanno un impatto notevole anche sul benessere e la sicurezza di chi la abita.
Ciò nonostante, prima di qualsiasi progetto di ristrutturazione, si rivela necessario valutare con attenzione ogni aspetto del caso, con un occhio di riguardo in più nei confronti dei caratteri burocratici. Le suddette premesse si rivelano valide sia per le singole abitazioni che per i condomini dove, di fatto, la decisione va presa dalla condomina e può impattare su più famiglie.
Installare una canna fumaria richiede una pianificazione e una valutazione particolarmente accurata.
L’intervento di installazione, la sua messa in opera e le operazioni di progettazione, infatti, dipendono totalmente dal rispetto delle normative, in ambito condominiale e nelle abitazioni indipendenti.
Per quanto possa essere un’aggiunta preziosa, molte persone tendono a non fare certi passi perché è necessario svolgere un’attività strutturata e seguendo determinati step.
Normativa sulla canna fumaria: tutto ciò che c’è da sapere sull’installazione da interno ed esterno
Come già precedentemente accennato, l’installazione di una canna fumaria è un aspetto cruciale se si intende dotare la propria abitazione di un impianto.
Il processo è legato a norme specifiche utili a garantire la sicurezza, l’efficienza e la conformità alle leggi ambientali. Quando si parla di camini interni, la legge pone attenzione sulla sicurezza e l’efficienza, richiedendo che la canna fumaria sia dotata di una marcatura CE, in grado di attestare la conformità del prodotto agli standard europei di sicurezza e prestazioni. Questo aspetto non è cruciale solo sul fronte burocratico e legislativo, ma anche per garantire un funzionamento sicuro dell’intero sistema.
Inoltre, la canna fumaria deve essere installata ad una distanza di sicurezza dai materiali infiammabili come, per esempio, il legno. La norma vigente regola anche la stazza della canna fumaria, con le regolamentazioni che variano in funzione del tipo di combustibile utilizzato e della ventilazione richiesta per evitare il ristagno di fumi tossici.
Infine, la legge impone la manutenzione regolare e la pulizia della canna fumaria interna, oltre che un buon sistema di isolamento termico in dotazione.
La norma vigente in fatto di canna fumaria da esterno
Per quanto concerne le canne fumarie da esterno, le regole possono variare in funzione del comune di residenza.
In generale, però, la norma prevede alcuni aspetti comuni come un distacco minimo da edifici, recinzioni e vegetazione, utile ad evitare rischio di incendio ed una corretta ventilazione o sistema di filtrazione ove necessario.
Inoltre, bisognerà ottenere le dovute autorizzazioni comunali per procedere con l’installazione. Per quanto meno stringenti, quindi, esistono degli aspetti legislativi da rispettare anche in questo caso, mentre il consiglio generale rimane sempre quello di investire il giusto quantitativo di denaro per ottenere un servizio di qualità da parte di una realtà esperta di settore, in grado di garantire comfort e sicurezza d’uso sul breve e lungo periodo.
Installazione di canna fumaria in casa singola o condomini: le differenze legislative
Per quanto concerne, invece, le differenze burocratiche relative all’installazione di una canna fumaria in case singole o in condomini, possiamo affermare che ci siano dei fattori da esaminare in maniera particolare in entrambe le circostanze. Per cominciare, in una soluzione indipendente ci sarà bisogno di ottenere le autorizzazioni comunali, oltre alle varie certificazioni sopracitate e all’obbligo di manutenzione.
Per quanto riguarda i condomini, invece, la situazione diventa più ostica e complessa. Innanzitutto, l’installazione di una canna fumaria in un contesto abitativo del genere prevede l’indizione di un’assemblea dei condomini, all’interno della quale decidere se procedere o meno in funzione del numero di consensi ottenuto.
Inoltre, si sarà soggetti alle disposizioni specifiche del regolamento condominiale e, se necessario, approvare le modifiche strutturali necessarie all’installazione.
Inoltre, occorrerà tenere conto delle norme di sicurezza vigenti a livello generale per i condomini e definire i diritti e le responsabilità dei proprietari dei vari impianti interessati dalla canna fumaria relativamente all’installazione e alla manutenzione. Infine, potrebbe essere richiesta un’autorizzazione amministrativa per l’installazione delle canne fumarie.