Nasce Ubiliber, la prima casa editrice dell’Unione Buddhista Italiana “con l’obiettivo di promuovere la conoscenza della cultura. Vuole arricchire il publico attraverso degli insegnamenti della filosofia e del pensiero buddhista, con la pubblicazione delle più significative opere presenti nel panorama internazionale”. I primi libri saranno disponibili a giugno in libreria e sugli store online. Troverete sul mercato una nuova traduzione del Dhammapada, uno dei testi più importanti e amati del canone buddhista. Poi “Chiamami con i miei veri nomi”, l’unica antologia poetica del Maestro Zen Thich Nhat Hanh.
La casa editrice, diretta da Emanuele Basile presenta un catalogo con i grandi autori del pensiero buddhista. Essi saranno affiancati da autorevoli esponenti meno conosciuti, alcuni dei quali tradotti per la prima volta in italiano. Un’alta qualità editoriale rende le pubblicazioni accessibili e fruibili anche a chi si avvicina per la prima volta al buddhismo. Saranno disponibili anche traduzioni di testi canonici, manuali di meditazione, opere di maestri e autori contemporanei. Ci saranno anche dei saggi, dei volumi di narrativa, antologie poetiche, libri per ragazzi e anche graphic novel.
Ubiliber per cambiare la coscienza della società
“La nostra ambizione è quella di realizzare libri capaci di portare un cambiamento di paradigma nella coscienza della società. Vogliamo essere allo stesso tempo gli editori di riferimento per i lettori interessati a un vero cammino spirituale. Facendo poi chiarezza su una cultura millenaria la cui percezione è spesso parziale”, spiega Emanuele Basile.
Il Dhammapada è un poema antico e di grande attualità. L’edizione è arricchita da una traduzione in inglese, e dal testo originale in lingua pali. Prevede poi un omaggio all’ ultracentenario tragitto di questo poema nella nostra cultura. Tutto a partire dalla dalla versione latina del 1900, il cui testo rappresenta la prima apparizione del Dhammapada in una lingua occidentale. “Chiamami con i miei veri nomi” invece è uno dei testi più intimi di Thich Nhat Hanh. Esso si fa ponte tra arte e religione, tra lirica e filosofia, tra realtà quotidiana e realtà ultima.
Ilaria Cipolletta