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Ottobre 22, 2024, martedì

Ubiliber, nasce la prima casa editrice dell’Unione Buddhista Italiana

Nasce Ubiliber, la prima casa editrice dell’Unione Buddhista Italiana “con l’obiettivo di promuovere la conoscenza della cultura. Vuole arricchire il publico attraverso degli insegnamenti della filosofia e del pensiero buddhista, con la pubblicazione delle più significative opere presenti nel panorama internazionale”. I primi libri saranno disponibili a giugno in libreria e sugli store online. Troverete sul mercato una nuova traduzione del Dhammapada, uno dei testi più importanti e amati del canone buddhista. Poi “Chiamami con i miei veri nomi”, l’unica antologia poetica del Maestro Zen Thich Nhat Hanh.

La casa editrice, diretta da Emanuele Basile presenta un catalogo con i grandi autori del pensiero buddhista. Essi saranno affiancati da autorevoli esponenti meno conosciuti, alcuni dei quali tradotti per la prima volta in italiano. Un’alta qualità editoriale rende le pubblicazioni accessibili e fruibili anche a chi si avvicina per la prima volta al buddhismo. Saranno disponibili anche traduzioni di testi canonici, manuali di meditazione, opere di maestri e autori contemporanei. Ci saranno anche dei saggi, dei volumi di narrativa, antologie poetiche, libri per ragazzi e anche graphic novel.

Ubiliber per cambiare la coscienza della società


“La nostra ambizione è quella di realizzare libri capaci di portare un cambiamento di paradigma nella coscienza della società. Vogliamo essere allo stesso tempo gli editori di riferimento per i lettori interessati a un vero cammino spirituale. Facendo poi chiarezza su una cultura millenaria la cui percezione è spesso parziale”, spiega Emanuele Basile.

Il Dhammapada è un poema antico e di grande attualità. L’edizione è arricchita da una traduzione in inglese, e dal testo originale in lingua pali. Prevede poi un omaggio all’ ultracentenario tragitto di questo poema nella nostra cultura. Tutto a partire dalla dalla versione latina del 1900, il cui testo rappresenta la prima apparizione del Dhammapada in una lingua occidentale. “Chiamami con i miei veri nomi” invece è uno dei testi più intimi di Thich Nhat Hanh. Esso si fa ponte tra arte e religione, tra lirica e filosofia, tra realtà quotidiana e realtà ultima.

Ilaria Cipolletta

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