Un attacco aereo israeliano su un complesso che ospita giornalisti nel Libano sudorientale ha ucciso tre dipendenti dei media, ha riferito oggi l’agenzia di stampa nazionale libanese. La stazione di notizie locale Al Jadeed ha trasmesso un filmato dalla scena, una serie di chalet affittati da vari organi di informazione, che mostra edifici crollati e auto con la scritta PRESS coperte di polvere e macerie. L’esercito israeliano non ha diramato alcun avviso prima dell’attacco.
La TV panaraba Al-Mayadeen con sede a Beirut ha dichiarato che due dei suoi dipendenti, l’operatore di ripresa Ghassan Najar e il tecnico di trasmissione Mohammed Rida, erano tra i giornalisti uccisi venerdì mattina. Al-Manar TV del gruppo Hezbollah del Libano ha dichiarato che anche il suo operatore di ripresa Wissam Qassim è stato ucciso nell’attacco aereo sulla regione di Hasbaya.
Altri reporter presenti sulla scena affermano che il bungalow in cui dormivano i membri di quelle emittenti e’ stato preso di mira direttamente dai raid israeliani.
Ali Shoeib, il noto corrispondente di Al-Manar nel Libano meridionale, è stato visto in un video mentre si filmava con un cellulare mentre diceva che l’operatore della telecamera che aveva lavorato con lui per mesi era stato ucciso. Shoeib ha detto che l’esercito israeliano sapeva che l’area colpita ospitava giornalisti di diverse organizzazioni mediatiche.
L’emittente televisiva panarabo al-Mayadeen ha confermato che un suo cameraman è stato ucciso durante un attacco aereo israeliano su una residenza che ospitava giornalisti nella città di Hasbaiya, nel Libano meridionale, durante la notte. L’attacco è avvenuto due giorni dopo che Israele ha effettuato un attacco aereo contro un ufficio di proprietà di al-Mayadeen, che è politicamente alleato di Hezbollah e ha sede a Beirut.
Le forze israeliane hanno, anche, effettuato un attacco aereo, questa mattina, su un complesso residenziale nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, provocando l’uccisione e il ferimento di circa 150 civili, tra cui donne e bambini. Lo scrive l’agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo fonti locali citate dalla stessa agenzia almeno dieci case nella zona di Al-Houja a Jabalia sono state colpite da aerei da guerra israeliani, provocando l’uccisione e il ferimento di decine di civili e una vasta distruzione. Gli abitanti della zona colpita hanno lanciato appelli urgenti per chiedere assistenza per il trasporto dei feriti. Le squadre di soccorso hanno incontrato notevoli difficolta’ nel raggiungere la scena a causa dei continui attacchi delle forze israeliane, aggiunge Wafa.