Le autorità ucraine hanno oggi reso noto che nella scorsa serata Odessa ha subito un potente attacco missilistico. La BBC riporta la notizia precisando che dal centro della città si sono sentite forti esplosioni; la prima in particolare abbastanza forte da scuotere i finestrini e far scattare gli allarmi delle automobili vicine.

L’agenzia ucraina Ukrinform ha confermato l’attacco da parte della Russia contro Odessa con tre missili Kinzhal lanciati da un aereo russo Tu-22. Come precisa il consiglio comunale di Odessa su Telegram i missili hanno ferito due persone e distrutto cinque edifici di infrastrutture turistiche. In giornata il raid missilistico lanciato dalle truppe russe era in coincidenza con la visita in città del Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel al Primo Ministro ucraino Denys Shmyhal, costretti a ripararsi in un rifugio antiaereo.

Le parole da Mosca

Con il nuovo attacco all’Ucraina Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “un attacco era stato preparato, anche alla Crimea“. Queste sono le parole di Putin durante la parata per il Giorno della Vittoria sui nazisti. Il Presidente russo aggiunge poi: “l’orrore di una Guerra Mondiale non si deve ripetere”. Rivolgendosi ai soldati il Presidente ha spiegato loro che stanno combattendo “per la nostra gente nel Donbass e per la sicurezza della patria”.

“L’aggressione” della Crimea “è stata una minaccia ai confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e giusta”. Queste le parole che non solo giustificano la guerra ma la renderebbero anche giusta secondo Putin. Il Presidente non ha alcun dubbio sul fatto che questo attacco fosse necessario e sul suo successo indiscusso. “Se ci fosse stata anche una possibilità di risolvere la questione ucraina pacificamente, la Russia l’avrebbe usata”.

I commenti dall’estero

Come riferisce la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki a proposito dell’arrivo del rappresentante italiano, il Presidente americano Joe Biden e il Premier italiano Mario Draghi “parleranno di come continuare a imporre sanzioni su Putin e la Russia e di come continuare ad aiutare gli ucraini, oltre che della cooperazione bilaterale in vari ambiti”.

Intanto Zelensky continua a criticare fortemente ogni azione portata avanti da Putin. “Lui è come Hitler, è maledetto dai suoi avi”. “Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di guerra” della Seconda guerra mondiale. “Colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto è condannato perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”. Queste sono le parole del Presidente ucraino nel video di oltre 5 minuti girato in occasione del Giorno della Vittoria sul nazismo mentre cammina nel centro di Kiev, senza mai nominare direttamente il presidente russo Vladimir Putin.

Macron invece chiarisce la posizione della Francia: “aiutiamo Kiev ma non siamo in guerra contro la Russia. Da Putin nessuna escalation verbale, ora tregua. Affinché questa guerra possa concludersi abbiamo adottato sanzioni senza precedenti e abbiamo mobilitato mezzi umanitari, finanziari e militari come mai prima d’ora. Non siamo in guerra contro la Russia, lavoriamo per la preservazione dell’integrità dell’Ucraina, per la pace nel nostro continente. Ma sta solo all’Ucraina definire i termini dei negoziati con la Russia”. A queste parole pronunciate dal Presidente alla chiusure della Conferenza sul Futuro dell’Europa a Strasburgo si appoggia il Cancelliere federale tedesco Scholz, per il quale è necessario “evitare l’espansione del conflitto”.

Ginevra Mattei

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