Attualità

Ucraina, quale futuro per l’economia globale?

La guerra in Ucraina sta danneggiando duramente l’economia globale già duramente provata dal Covid. Secondo i dati di uno studio della Commissione europea il mercato globale sarà in futuro messo in crisi a causa del conflitto con un aumento dell’inflazione. Ci saranno conseguenze dirette anche per il nostro paese.

Guerra in Ucraina, il futuro dei mercati globali

“Un’immagine fosca di un mercato destinato anche in futuro ad alimentare l’inflazione, penalizzando le famiglie e le aziende”. È quanto emerge da uno studio effettuato dalla Commissione europea sulla situazione dell’economia globale con la guerra in Ucraina e le sue conseguenze. Si prospetta dunque un duro periodo di crisi con i prezzi di gas ed elettricità che, secondo lo studio europeo, rimarranno “alti e volatili” almeno fino al 2023.

L’economia globale già pesantemente penalizzata dalla pandemia è dunque destinata ad essere colpita dal grave conflitto nell’Europa dell’est. Una situazione che potrebbe peggiorare ancora di più se la Russia decidesse di rispondere alle sanzioni economiche inflitte dall’occidente con controsanzioni. Provvedimenti che potrebbero colpire l’esportazione di metalli , gas e petrolio molto importanti. per i paesi occidentali.

Le ripercussioni in Italia

Le ripercussioni del conflitto sti stanno facendo e si faranno sentire ancora anche in Italia. Il primo duro impatto è stato senza dubbio l’aumento vertiginoso del gas e della benzina con gravi conseguenze sulle tasche dei cittadini e la corsa alla ricerca ad accordi per l’import con paesi alternativi alla Russia. A questo si aggiunge la difficoltà delle nostre aziende, già vessate dal caro energetico, che devono fare i conti con la scarsa reperibilità di quei metalli come l’alluminio e il palladio importati in gran parte dalla Russia e indispensabili nel settore auto ed elettronico.

Bisogna infine considerare la crisi del grano. Russia e Ucraina erano considerati i granai di Europa e massimi esportatori di fertilizzanti. La guerra ha provocato un aumento dei costi di grano e concimi che ha danneggiato i nostri allevatori e i nostri agricoltori con un conseguente aumento dei prezzi dei nostri supermercati.

Stefano Delle Cave

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