
Nel pomeriggio di ieri, 9 maggio, il reporter dell’Agence France Presse (Afp), Arman Soldin, è stato colpito e ucciso da un missile vicino a Chasiv Yar, nell’est dell’Ucraina. A darne notizia è la stessa agenzia di stampa per cui il giornalista francese lavorava come coordinatore video.
Ucraina, reporter dell’Afp Arman Soldin muore durante un bombardamento: cosa è successo

Un altro giornalista caduto per raccontare l’orrore del conflitto in Ucraina. Nel pomeriggio di ieri, 9 maggio, il cronista e reporter d’immagini dell’agenzia France Presse, Arman Soldin, è stato ucciso durante un attacco missilistico mentre si trovava sul fronte nell’est dell’Ucraina. Lo rende noto la stessa agenzia di stampa francese, spiegando che Soldin è rimasto ferito mortalmente nel corso di un attacco con razzi Grad. Lo confermano gli stessi colleghi della France Presse che erano con lui, tutti illesi. Il bombardamento è avvenuto verso le 16.30 ora locale (le 15.30 in Italia) nei pressi di Chasiv Yar vicino Bakhmut, città nell’est del Paese che viene quotidianamente presa di mira dalle forze russe.
“L’intera agenzia è devastata dalla perdita di Arman”, ha detto il presidente dell’Afp Fabrice Fries. “La sua morte ci mette in guardia dai rischi e dai pericoli che corrono i giornalisti che stanno
coprendo la guerra in Ucraina”. Nato a Sarajevo, ma di nazionalità francese, Soldin ha iniziato a lavorare nel 2015 negli uffici di Afp a Roma, poi si è trasferito a Londra. Era stato scelto nel team in partenza per l’Ucraina sin dall’inizio del conflitto, il 24 febbraio 2022. Da settembre si era stabilito in Ucraina ed era coordinatore del team televisivo, spostandosi tra est e sud del Paese. Secondo Reporters sans Frontieres e il Comitato per la protezione dei giornalisti, sarebbero in tutto 11 i giornalisti uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa.
Roberta Maria Di Giovangiulio
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