Calcio

Udinese, presente e futuro incerti: occhio al calciomercato…

L’Udinese dopo 12 giornate si trova in 11^ posizione. Molti restano i dubbi che circondano l’ambiente. Dal caso panchina al mercato. Notizie positive arrivano dal campo…

Per i friulani la settimana di sosta non è equivalsa ad un periodo di quiete. La situazione in panchina non può essere certo sottovalutata. Dopo 11 gol in 2 partite la società ha deciso di sollevare dall’incarico Igor Tudor. Si pensava che al posto del croato potesse arrivare un allenatore con una dignitoso curriculum in Serie A, in modo da mettere un freno alle imbarcate difensive. La società Udinese, però, abitua a non dare nulla per scontato e viste le difficoltà nel trovare il sostituto, contro il Genoa si è seduto sulla panchina friulana il vice Luca Gotti.

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Luca Gotti, in 2 partite una vittoria e un pari
Photo credits: udinesecalcio.it

Gotti, dopo due partite, ha ottenuto 4 punti. Un ottimo inizio che ha indotto la società a non cercare sostituti, almeno per il momento. L’ex collaboratore di Sarri al Chelsea, però, non sembra essere molto entusiasta di condurre la squadra da capo allenatore da qui al termine della stagione. Gotti vuole sì rimanere a Udine, ma preferisce dare il suo apporto da secondo. Non è molto interessato a caricarsi sulle spalle pressioni che renderebbero la sua vita molto più stressante, difatti la sua ultima esperienza da primo allenatore risale alla stagione 2009-2010 quando l’esonerò arrivò dopo 8 gare alla guida della Triestina. I tifosi invece vorrebbero che l’allenatore nato ad Adria rimanesse fino all’ultima giornata di campionato. Della stessa idea è la società, infatti si parla di un contratto da capo allenatore per questa stagione, poi di triennale da vice o da collaboratore.

Gotti, il “medico di famiglia” in casa Udinese

Da quando sulla panchina siede Luca Gotti la mentalità della compagine bianconera è cambiata. L’Udinese cerca sempre di fare la partita ma fa veramente fatica a trovare la rete: dopo 12 giornate sono soltanto 8 i gol segnati, divisi equamente tra casa e trasferta. Il miglior marcatore dei friulani è Stefano Okaka con 3 reti, grazie anche all’ottimo rapporto con l’attuale allenatore. Ritrovati anche giocatori come Nuytinck, l’olandese con Tudor aveva poco spazio, mentre Gotti fa molto affidamento su di lui.

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PHOTO CREDIT: Getty Images
Stefano Okaka, capocannoniere dei friulani

Il responsabile dell’area tecnica dell’Udinese, Pierpaolo Marino, ha ribadito la fiducia verso il proprio allenatore. La società spera che si crei quel feeling con i giocatori volto a raggiungere, con tranquillità, l’obiettivo della salvezza. Marino vede Gotti come il “medico di famiglia” pronto a cucire le ferite all’interno della società. Una responsabilità sicuramente importante che potrebbe avere un grosso peso su un allenatore non interessato ad un futuro da protagonista. Quindi è il caso di seguire questa linea? I risultati al momento danno ragione alla famiglia Pozzo, ma il rischio di finire nel baratro è comunque presente. Nel calcio le motivazioni sono determinanti e mettere alla guida di un gruppo un allenatore non stimolato potrebbe rivelarsi deleterio.

Occhio al numero 1

Per quanto riguarda le sicurezze all’interno del collettivo bianconero mettiamo in testa alla piramide Juan Musso. L’argentino offre sempre grandissime prestazioni. Già la scorsa stagione è stato determinante nel condurre i friulani alla salvezza, quest’anno si sta mantenendo a livelli alti. Il rigore parato nello scorso turno a Petagna, che non sbagliava da ben 7 anni, ha garantito un punto importantissimo per la lotta salvezza e molto probabilmente anche il posto da titolare nell’albiceleste. Tra l’altro è stato il suo primo penalty neutralizzato in Serie A.

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PHOTO CREDIT: lapresse
Juan Musso, contro la Spal ha parato il suo primo rigore in Serie A

Circolano molte voci di mercato sull’ex Racing Club, le sue prestazioni non possono passare inosservate, a gennaio però la società non ha alcuna intenzione di privarsene. Stesso discorso per Rodrigo De Paul. Pierpaolo Marino ha assicurato che il numero 10 friulano non si muoverà da Udine nella sessione invernale, causa offerte poco interessanti per la famiglia Pozzo. Noto l’interesse dell’Inter sull’argentino, ma la cifra richiesta sembrerebbe troppo alta per un trasferimento immediato in nerazzurro. Molto probabilmente se ne riparlerà a giugno. La situazione De Paul è spinosa sia per la società che per il giocatore, intenzionato a fare il salto di qualità. L’inizio di stagione non è stato dei migliori. Sarà forse distratto ?

Non solo De Paul …

L’Inter però ha un’ampia visione della rosa friulana. Circolano voci di un interessamento da parte di Antonio Conte per Rolando Mandragora e Kevin Lasagna. L’attaccante è fermo a 2 reti e non è più tanto sicuro di un posto da titolare. Una stagione al di sotto delle sue potenzialità ma, vista la situazione difficile nel parco attaccanti in casa Inter, il suo nome può essere benissimo accostato ai nerazzurri.

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PHOTO CREDIT: Lapresse
Rodrigo De Paul, sempre insistenti le voci di mercato su di lui.


Inseriti nella lista dei partenti troviamo Barak e Fofana. I due centrocampisti hanno avuto poco spazio in questa stagione e infatti sull’ivoriano c’è un forte interessamento del Torino. Per quanto riguarda, invece, il mercato in entrata la situazione è molto meno chiara. Lo snodo allenatore è al momento la priorità, ma la società comunque non resterà a guardare. Si lavorerà per un esterno, ruolo scoperto dopo il mercato estivo, ma non stupirebbe se la famiglia Pozzo facesse un investimento in attacco. L’Udinese ha bisogno di cambiare marcia in zona gol.

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