Il film “Ultras” di Francesco Lettieri non uscirà nelle sale cinematografiche ma sarà rilasciato su Netflix il 20 marzo come previsto. La decisione è stata presa in seguito alla chiusura delle sale cinematografiche prevista dal nuovo decreto del governo emanato per far fronte all’emergenza coronavirus. 

Il comunicato ufficiale di Indigo Film

“Siamo spiacenti di informarvi che in seguito alla decisione del Governo di chiudere tutti i cinema in tutto il territorio nazionale sarà annullata l’uscita di tre giorni di “Ultras” e il saluto in sala programmato per domani sera al Cinema Modernissimo di Napoli. Come già programmato, il film sarà disponibile su Netflix a partire dal 20 marzo prossimo”.

E’ quanto scritto sul comunicato stampa che annuncia anche l’annnullamento del saluto di Francesco Lettieri al pubblico del cinema Modernissimo di Napoli. Dunque ecco l’ennesimo film penalizzato dalla drammatica emergenza coronavirus per cui Ultras non uscirà più nella sale ma solo su Netflix che ha prodotto insieme ad Indigo questo lungometraggio.

Il trailer di Ultras

L’emergenza coronavirus e il cinema

Quello del film di Lettieri è l’ultimo drammatico evento che sottolinea come ormai i cinema italiani siano stati messi in ginocchio dal coronavirus. Qualche giorno fa era sta posticipata a causa dell’emergenza coronavirus l’uscita di “No time to die” , l’ultimo capitolo della saga di James Bond che arriverà nel nostro paese solo il 12 novembre. Precedentemente per lo stessoo motivo anche Carlo Verdone aveva rinviato l’uscita del suo ultimo film. Con coraggio invece Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti era uscito nelle sale cinematografiche italiane prima del blocco definitivo.

Il trailer di No time to die


Le parole del presidente dell’Anica Rutelli

“Si tratta di misure razionali e indispensabili, che vanno dai crediti d’imposta, a forme specifiche di sostegno alle imprese, cassa integrazione e misure per il personale dipendente, oltre che di accelerazione dell’attuazione di norme non funzionanti della Legge Cinema e audiovisivo”

Queste le parole del presidente dell’Anica Francesco Rutelli,che aveva presentato i provvedimenti richiesti al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini dalla filiera cinematografica italiana per far fronte all’emergenza lo scorso 28 febbraio. Ora con il nuovo decreto tutto è fermo fino al 3 aprile.