Usa, risarcimento agli afroamericani per la schiavitù

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Di Redazione Metropolitan

Dopo quasi un anno di proteste a seguito della morte di George Floyd e dei movimenti Black Lives Matter, si discute di una legge per ottenere un risarcimento agli afroamericani per la schiavitù e a delle scuse ufficiali verso la comunità.

Il tema del razzismo è un filo conduttore che lega buona parte della storia degli Stati Uniti. Si parla infatti di razzismo sistematico, cioè così integrato nella società che in alcuni ambiti è dato per scontato. La forma stessa delle città è legata al tentativo di non far entrare gli afroamericani in certe zone destinate ai bianchi, ad esempio con ponti troppo bassi per far passare gli autobus, mezzo di trasporto più usato dalle fasce più povere.

Il tema del risarcimento e delle scuse ufficiali alla comunità afroamericana non è un tema nuovo. Già dopo la guerra civile americana e la liberazione dalla schiavitù si parlava di “40 acri di terra e un mulo” che non furono mai dati. Oggi la questione razziale è un tema che ha ripreso forza e attualità. Manifestazioni come quelle dell’ultimo anno non si vedevano dalle marce per i diritti civili degli anni ’60. Oltre al caso Floyd e alle violenze della polizia, il coronavirus infatti ha colpito in maniera più vasta le fasce più povere della popolazione. Il Presidente Biden, a differenza del suo predecessore, ha posto al centro della sua agenda il tema dei diritti sociali. Con la maggioranza al congresso e al senato (per quanto risicata) potrebbe arrivare ad una soluzione storica.

Cosa Prevede il Risarcimento agli Afroamericani?

Il Congresso ha votato per richiedere una commissione di studio che dovrebbe elaborare un rapporto per cercare di capire le conseguenze della schiavitù. Nonostante l’opposizione dei Repubblicani il voto ha avuto successo. Sul risarcimento agli afroamericani ci sono diverse ipotesi. Ad esempio un risarcimento economico, oppure dare la possibilità agli studenti afroamericani di non pagare le costosissime rette dei college americani.

Intanto, lo stesso giorno del voto al congresso, in Texas esplode il caso della tratta degli schiavi online. In un liceo del Texas alcuni ragazzi su Snapchat si sono messi a dare un prezzo ai propri compagni afroamericani, fingendo di comprarli e venderli. un caso che mostra come il tema sia più attuale che mai.