Vaccino, non è il genitore a decidere ma l’adolescente: così si pronuncia il Comitato di bioetica

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Di Arianna


Novità riguardo il vaccino. Per la questione di vaccinare gli adolescenti, il Comitato di bioetica si è pronunciato: non ci sarà nessun obbligo, il genitore non potrà decidere sul figlio.

Vaccino per gli adolescenti: il Comitato di Bioetica si è pronunciato

Sul vaccino per gli adolescenti il Comitato di bioetica si è pronunciato: non ci sarà alcun obbligo di vaccinazione e il genitore non potrà decidere sul proprio figlio adolescente. Però sì all’informazione accurata per adulti e ragazzi, grazie alla presenza della scuola. Così si pronuncia il Comitato nazionale di bioetica “la volontà del grande minore di vaccinarsi fosse in contrasto con quella dei genitori. Si ritiene che l’adolescente debba essere ascoltato da personale medico con competenze pediatriche e che la sua volontà debba prevalere, in quanto coincide con il migliore interesse della sua salute psico-fisica e della salute pubblica”. Infatti il comitato precisa che per gli adolescenti con patologie e rientranti nelle categorie identificate dal ministero della Salute, per le quali la vaccinazione è raccomandata “emerge in forma ancora più pressante l’obbligo dei genitori (rappresentanti legali) di garantire ai propri figli il miglior interesse; è importante ricorrere al comitato di etica clinica o ad uno spazio etico e, come extrema ratio, al giudice tutelare”.

Secondo il documento redatto dal presidente Lorenzo d’Avack e dalla vicepresidente vicaria Laura Palazzani con la partecipazione di tutti i componenti del Comitato, come riporta la fonte del Sole 24 Ore, non si può obbligare alla vaccinazione neppure nel caso opposto. “Il Comitato ritiene importante e auspicabile che l’adolescente sia informato che la vaccinazione è nell’interesse della sua salute, della salute delle persone prossime e della salute pubblica. In ultimo appare comunque corretto, dal punto di vista bioetico, non procedere all’obbligo di vaccinare in mancanza di una legge, ma porre in essere misure atte a salvaguardare la salute pubblica”

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