Valentino Rossi in Ducati? Parla Dall’Igna: “Lui ha possibilità di decidere…”

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Di Redazione Metropolitan

Un grande anno il 2021 per la Ducati, appena concluso e già con tanti buoni propositi per il futuro. Buone le prestazioni generali e ottimi i risultati in gara, diversi però ancora gli aspetti da migliorare, visto l’obiettivo mancato del titolo piloti. Un anno in cui non sono comunque mancate le soddisfazioni, con il gruppo in vetta alla classifica costruttori. Analizzata così con lucidità la situazione del team, il direttore generale di Ducati Corse Gigi Dall’Igna commenta con La Gazzetta dello Sport i prossimi passi, con occhi e mente già puntati sulla prossima stagione. Il manager coglie anche l’occasione per smentire alcune voci. Valentino Rossi alla guida di una Ducati? Non sembrano esserci certezze in merito.

Un grande anno per Ducati: Valentino Rossi guiderà una moto rossa?

Ci sono delle cose da migliorare, come l’entrata nelle curve veloci: è un aspetto che abbiamo visto su certe piste come Assen e Qatar e da cui ci aspettiamo delle risposte – commenta appunto Dall’Igna, parlando anche delle innovazioni al motore – Nei test proveremo cose abbastanza normali, il motore ha delle evoluzioni: non sarà ancora la versione definitiva, ma ci aspettiamo dei feedback anche da questo punto di vista”.

Una Ducati che, se prima non molto competitiva, ha sicuramente lasciato non poche sorprese nell’ultimo anno, con risultati a dir poco sbalorditivi sia per i piloti che per gli stessi costruttori.

Sono molto felice del lavoro fatto insieme alla squadra – dichiara infatti il direttore generale – anno per anno siamo migliorati. Abbiamo una moto veloce e versatile, non abbiamo ancora raggiunto la destinazione finale, ma sono felice per la crescita di quest’anno: abbiamo vinto con quattro piloti, conquistato 24 podi con cinque piloti differenti, un record, e nel GP di Valencia, per la prima volta nella nostra storia abbiamo monopolizzato il podio. C’è tanta tecnologia, ma sono fermamente convinto che il pilota sia sempre importante e che nei prossimi anni sarà la vera chiave”.

Gigi Dall’Igna e i tanti punti di forza della Ducati: i grandi risultati di Bagnaia, Martin, Bastianini e Miller

Punto di forza un grande Pecco Bagnaia, vicecampione del mondo dopo aver appena sfiorato il titolo. Le parole del manager si sono spese anche sulla sua prestazione, come pilota più cresciuto nel team:

Ha fatto un grande lavoro, nell’ultima parte di stagione è forse stato il migliore pilota in pista con 4 vittorie nelle ultime sei gare che sarebbero quasi 5 considerando la caduta di Misano. Pecco ha di bello che quando pensi che abbia raggiunto un alto livello, lui fa un altro step: questa è la cosa che mi ha sorpreso di più”.

Sorprendente anche Jorge Martin:

Ha fatto la pole al secondo GP in MotoGP, è stato fortissimo e sappiamo quanto sia difficile la prima stagione in top class”.

Altro grande esordiente a finire sul podio Enea Bastianini:

Ha fatto una grande stagione: aveva una Ducati del 2019 con cui ha fatto gare brillanti. Nell’ultima parte di stagione è stato competitivo al livello dei piloti che vincono: se impara a partire in una posizione migliore sarà della partita nel 2022”.

Altro pilota di cui ha parlato, Jack Miller:

Era quello chiamato a fare di più, ma credo che Jack abbia fatto una stagione molto buona: da lui ci aspettavamo più concretezza e continuità, che in alcuni casi è venuta meno, ma sappiamo che può farcela a migliorare”.

Una delle migliori stagioni per Ducati. Dall’Igna: “Nessun rimpianto”

Una delle stagioni migliori nella storia Ducati. Lasciandosi alle spalle eventuali rimpianti, Dall’Igna si focalizza ora sugli obiettivi raggiunti, sugli aspetti positivi dell’ultima stagione e su tutto quello che si potrebbe invece ottenere in futuro:

Mi resta la soddisfazione di aver contribuito a far crescere Bagnaia, un pilota che sarà sicuro protagonista nel 2022, ma anche in quelli successivi. È questa la cosa più importante per me – con tanti aspetti cambiati rispetto al 2020Con Dovi si era arrivati alla fine di una fiducia reciproca importante per raggiungere certi risultati, mentre quest’anno la cosa è diversa: c’è fiducia totale e reciproca dei piloti verso i tecnici e viceversa. La moto, poi, è molto cresciuta e i piloti ci hanno fatto fare un passo avanti”.

Infine le smentite voci su Valentino Rossi, che si diceva pronto a provare la Desmosedici GP:

Di far guidare una Ducati a Rossi non ne abbiamo parlato, ma chiedergli ora qualcosa sarebbe poco intelligente, perché non so che rapporti abbia con la Yamaha e mi pare giusto lasciare a lui la possibilità di decidere”. Ha parlato poi del possibile ritorno di Casey Stoner come coach: “È complicato lavorare con un coach che vive e ha la famiglia dall’altra parte del mondo: è una cosa difficile da attuare e io sono un tipo pragmatico”.

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Liliana Longoni