Si è appena conclusa la conferenza di Venezia 80 nella quale Woody Allen ha presentato il nuovo film Coupe De Chance che vede protagonisti Valerie Lemercier e Lou de Laâge.

Ingresso tra gli applausi scroscrianti della sala stampa introduce l’arrivo del regista, le attrici e Vittorio Storaro, direttore della fotografia (che si definisce un “autore della fotografia cinematografica”) del film Fuori Concorso all’80esima Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia. La prima domanda sul ritorno a Parigi girando in francese, sulla scelta della capitale e sulla lingua Allen ha precisato:

Venezia 80, la conferenza di Woody Allen

Venezia 80, Woody Allen presenta Coupe De Chance

Volevamo fare i film come gli europei ed è quello che ho fatto per tutta la vita, girare i film come gli europei. Questo è il 50esimo film io non parlo in francese ed ho pensato di girarlo in lingua originale, mi sono sentito come un regista europeo genuino…Volevo anch’io aggiungermi alla lista di artisti come Renoir realizzando un film in francese

Sulla comprensione della lingua francese ha aggiunto:

È stato un processo molto semplice dal linguaggio del corpo riuscivo a capire le emozioni delle attori riuscendo a capire quando erano realistici o meno, senza intendere il linguaggio. Compirò 88 anni a breve sono stato sempre molto fortunato. Quando ho cominciato a girare film tutti hanno enfatizzato quello che facevo bene e sono stati molto generosi. Sono stato lodato ed ho ottenuto molto rispetto e attenzioni, fino ad oggi sono stato molto fortunato…

Lou de Laage parla del rapporto con il regista e le riprese del film: Woody ci ha riunito tutti e quattro in hotel, vi arrangerete con le vostre parole e la vostra arte drammatica…Alla fine ci ha diretto molto ed è stato piacevole una collaborazione fantastica…Mi sono dilettata nel vedere qualcuno che cambiava piani di sequenza e che era sempre preente nel nostro film, dando tensione e suspance, che è anche gradevole. Allen conosceva a memoria il suo copione ma la musicalità si trova in tutte le lingue

Venezia 80, le parole di Woody Allen e Vittorio Storaro

Sul possibile sequel di Match Point ritrovato in Coupe De Chance: “Entrambi i film dicono qualcosa di simile con storie diverse, potrei considerare anche l’idea di girare in spagnolo o in italiano, dato che l’esperienza in Francia è stata così bella….Sulla stesura dei ruoli maschili rispetto a 30 anni fa: 30 anni fa ero io il protagonista ed erano per me, erano più interessanti quelli scritti per le donne grazie all’impatto che hanno avuto su di me, a differenza dei ruoli maschili se non quelli pensati per me.

Su Ingmar Bergman e l’argomento della morte presente nella sceneggiatura di “Coupe De Chance“: Non possiamo lottare contro la morte, alla fine del film Coupe De Chance, lasciamo il sottotitolo “Non pensarci troppo” è tutto quello che possiamo fare, non dobbiamo pensarci ma distrarci

Interviene Vittorio Storaro sulla naturalità dell’uso delle luci: Quando ci siamo incontrati nel 2015 ho riconosciuto un grande direttore e scrittore…Per me è fondamentale capire un concetto centrale della storia e riportarlo sullo schermo nel rapporto colori luce. Mi ha fatto un grande complimento, quello che hai pensato lo riusciamo a visualizzare..Siamo parte di un’orchestra c’è un solo regista, per noi fondamentale è avere un certo rispetto a ciò che è scritto e diretto. Io senza un regista non esisto, quando ho letto questa sceneggiatura ho letto una dualità dando un tono cromatico a entrambi i protagonisti.

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