Venezia: Vacca guarito, la società frena sulla ripartenza

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Di Redazione Metropolitan

C’era un po’ di preoccupazione in casa Venezia dopo la positività di Antonio Vacca jr. Il centrocampista campano, unico calciatore di Serie B risultato positivo al Covid-19, è finalmente guarito. Nel frattempo il presidente del club si è espresso sulla possibilità di riprendere il campionato.

Vacca Jr è guarito

Antonio Vacca Jr ha iniziato ad accusare i sintomi influenzali dal 13 marzo. Il calciatore, come dichiarato al sito ufficiale della squadra, ha percepito subito che non si trattasse della solita influenza. Il 26 marzo è stato sottoposto a tampone, il quale è risultato positivo. È stato il primo calciatore di serie B ad aver contratto il Covid-19. Da quel momento però le condizioni di salute del calciatore sono migliorate.

Il 25 aprile poi, il Venezia, con una nota sul proprio sito ufficiale fa sapere che Vacca ha effettuato i test diagnostici ed hanno avuto esito negativo. Il calciatore è quindi completamente guarito.

La posizione del Venezia sulla ripresa del campionato

Il presidente del Consiglio Conte ha annunciato che dal 4 maggio ripartiranno gli allenamenti per le discipline individuali e per i professionisti. Si potrà quindi ritornare a fare jogging all’aperto sempre mantenendo la distanza di almeno un metro dagli altri. Il 18 maggio invece potranno riprendere ad allenarsi anche gli atleti degli sport di squadra.

Il nuovo presidente del Venezia Duncan Niederauer intanto ha rilasciato una lettera sul sito della società in cui dice di non essere molto ottimista sulla possibilità di ritornare a giocare in tempi brevi. Ecco i passaggi più importanti della lettera.

“Non si conoscono i protocolli né si sa cosa potrebbe succedere nel caso un calciatore dovesse risultare di nuovo positivo al Coronavirus.” Il presidente non è d’accordo poi sulla proposta di giocare le restanti partite nelle regioni del sud meno colpite, e senza tifosi.

“L’idea potrebbe essere quella di far terminare solo il campionato di Serie A; se invece ciò non fosse possibile, non dovrebbero esserci retrocessioni. In questo scenario si potrebbero trasferire i punti conquistati dai club in questa stagione, nella prossima. Inoltre, i club di Serie A in zona retrocessione potrebbero condividere parte dei loro ricavi 2020-21 con le squadre di B che erano le più vicine a raggiungere la promozione.”

“A ogni modo nessun club che non concluda la stagione deve essere retrocesso. In conclusione, se verrà presa la decisione di portare a termine il campionato in tutte le leghe, dobbiamo sperare di essere preparati a fronteggiare le problematiche che inevitabilmente insorgeranno.”

Le parole del difensore Ceccaroni

Il difensore del Venezia Pietro Ceccaroni ha condiviso le parole del suo presidente. Ecco le dichiarazioni rilasciate sul sito ufficiale della società:

“Purtroppo l’emergenza Covid19 persiste e nonostante qualche lieve miglioramento, la strada per ritornare alla normalità è ancora lunga. Il progetto che ha in mente la Serie A non è di facile attuazione, perchè il coronavirus è in agguato. Credo si debba rientrare in campo solo quando vi sarà la tranquillità da un punto di vista sanitario; se si dovesse ricominciare a giocare, non sarebbe semplice farlo in estate con le temperature alte, i ritmi di gioco sicuramente ne risentirebbero. Nel caso si riprendesse, comunque, ci faremo trovare pronti e lotteremo come sempre fatto per ottenere la salvezza.”

Foto: pagina Facebook Venezia FC

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