Vittorio De Sica, il fascino del neorealismo e della commedia italiana

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Di Stefano Delle Cave

Il 7 luglio 1901 nasceva a Sora Vittorio De Sica. È uno dei padri del neorealismo italiano ed uno dei grandi esponenti della commedia all’italiana. Con i suoi film da regista ha fatto la storia del cinema mondiale ed ha avuto un ottimo successo come attore con alcuni ruoli indimenticabili che hanno segnato la commedia nostrana. Suo il merito di aver saputo raccontare come pochi l’Italia e il popolo italiano del dopoguerra.

Vittorio De Sica e il neorealismo


Vittorio De Sica esordisce alla regia con alcune commedie. Poi aderisce alla nuova scuola cinematografica del neorealismo che stava cambiando il cinema dell’epoca. Sulla scia della volontà di raccontare l’Italia dei tempi difficili del dopoguerra ci regala cult indimenticabili come ”Sciuscià” e “Ladri di biciclette”. Capolavori con cui vincerà i suoi primi Oscar al miglior film in lingua straniera. Continuerà apparentemente su questo filone fino a “Il tetto” ma proseguirà la sua ricerca del realismo con altri capolavori come “La Ciociara” e “Matrimonio all’Italiana”. Non mancherà di strizzare l’occhio alla commedia con “L’oro di Napoli” e “Ieri, oggi e domani”, simbolo di quel connubio con la città di Napoli che lo accompagnerà per tutta la vita.

https://youtu.be/fE_vaCAvYUs
Una scena tratta da Ladri di biciclette

La carriera di attore


Quella di Vittorio De Sica fu anche una grande carriera d’attore. Memorabili le sue interpretazioni in commedie di successo come “Pane, Amore e Fantasia” e “Il conte Max”. Come interprete è arrivato anche a ironizzare se stesso come nel caso di “L’oro di Napoli”, dove ricopre, ispirandosi alla sua vita reale, il ruolo di un accanito giocatore d’azzardo. Non mancano infine le grandi interpretazioni drammatiche come nei film “Il generale Della Rovere” e “Addio alle armi” che gli valse una candidatura agli Oscar come miglior attore non protagonista. Ci ha lasciato a 73 anni nel 1974 a causa di un tumore ai polmoni.