Il noto critico, Vittorio Sgarbi indagato per aver tentato di vendere illecitamente un quadro del ‘600. Il dipinto in questione è una tela del pittore Valentin de Boulogne.
Vittorio Sgarbi, l’inchiesta per un quadro del ‘600
Il noto critico d’arte finisce ancora una volta sotto inchiesta. Vittorio Sgarbi viene indagato per aver tentato di vendere un quadro all’estero. Un’intenzione illecita quella del critico, sprovvisto della licenza di esportazione o dell’attestato di libera circolazione. Si tratta di una tela del pittore Valentin de Boulogne dal titolo “Concerto con bevitore” (1623-1624). I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno ricostruito le fasi di vendita, dal prelievo dell’opera al trasferimento nel Principato di Monaco. Indagate cinque persone per reato transnazionale in concorso.
Sgarbi, uno dei proprietari del dipinto – a sua detta – non sarebbe implicato nell’atto illecito, tanto da avanzare ricorso al tribunale del Riesame. L’udienza a luglio. Questa, però, è solo una delle accuse mosse nei confronti del critico. Le indagini sul quadro dal valore di 5 milioni di euro si ricollegherebbe ad un’altra inchiesta: il critico d’arte sarebbe stato accusato di aver certificato come autentici alcune opere di Gino De Dominicis; ma lo stesso Sgarbi definisce il caso “una totale invenzione”.
Annagrazia Marchionni
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