Dallo scorso 31 ottobre, a causa anche delle pioggia frequenti, l’asfalto che copriva la cavità è crollato, disagi per i residenti e commercianti.
Dapprima il guasto alla rete fognaria di un condominio privato che ha causato la fuoriuscita dei liquami. Poi, mentre svolgevano i lavori di ripristino della fognatura, gli operai hanno scoperto una cavità sotterranea e una fuga di gas, subito riparata. Gli operai hanno fermato i lavori e circondato di transenne il punto di strada interessato. Ieri, a causa anche delle forti piogge degli scorsi giorni, una gigantesca voragine ha inghiottito l’asfalto.
Il consigliere comunale del PD del XIV, Julian Colabello, ha attaccato con parole dure:
“Dopo 25 giorni di attesa alla fine è venuta giù. Ad oggi non è ancora completata la verifica dell’area. Non c’è nessuna giustificazione a tutto questo. Il 19 novembre ho mandato una nota urgentissima su questa situazione a cui non ho ricevuto risposta. Qualcuno dovrà rispondere di tutto questo.”
Viabilità e raccolta di rifiuti hanno risentito particolarmente di questi disagi. In via Cirino sono ancora incastrate le auto che vi erano parcheggiate, queste non possono essere tirate fuori. Gli esercizi commerciali della zona sono confinate da reti metalliche e cordoni di sicurezza.
Le testimonianze dei residenti e dei commercianti sulla voragine
I residenti della zona colpita si domandano quanto tempo ci vorrà per riparare la strada. Due residenti hanno raccontato il deterioramento rapido e visibile del fondo stradale.
“La strada collassa di ora in ora, per esempio quando siamo uscite questa mattina non era così. Crolla a vista d’occhio.”
Anche i proprietari delle attività commerciali della zona protestano sul mancato intervento degli organi competenti, i commercianti infatti soffrono sia per la strada chiusa che per la zona che ora è diventata un grande cantiere.
“I disagi sono tanti, quell’avvallamento è stato transennato per quasi un mese: ieri la strada è crollata. Ci domandiamo che cosa sia stato fatto nel frattempo, ci sembra poco per non dire nulla.”
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