Il campionato W Series è stato ufficializzato ad ottobre 2018 e in esclusiva per Metropolitan Magazine Italia, l’intervista a Vicky Piria.
Con l’occasione dell’inizio del campionato W Series a maggio 2019, abbiamo avuto modo di fare in esclusiva l’intervista alla bellissima pilota italiana, Vicky Piria.
W Series – Un campionato tutto al femminile
Il Campionato W Series è un campionato riservato alle donne. Questa nuova categoria prenderà il via a maggio 2019, le vetture che scenderanno in pista saranno tutte uguali, delle Tatuus di Formula 3 ed è formato da sei appuntamenti, Hockenheim, Zolder, Misano, Norisring, Assen e Brands , ogni gara durerà circa 30 minuti. Per partecipare al campionato sarà necessario superare una preselezione. Alla preselezione parteciperà anche l’italiana Vicky Piria.
Vicky Piria – Dagli esordi della sua carriera ai giorni d’oggi
Vittoria Piria, meglio conosciuta come “VICKY”, nasce a Milano l’11 novembre 1993 da padre italiano e madre inglese. Vicky ha iniziato la sua carriera su i kart nel 2003, per poi passare alla categoria KF3 nel 2008. Nel 2009 partecipa al campionato di Formula 2000 Light e Formula Renault 2.0 per Tomcat Racing. L’anno dopo partecipa alla Formula Abarth, rimanendo in questa categoria per due anni, prima con Tomcat Racing e dopo con Prema Powerteam.
Debutta in GP3 con il Team Trident Racing nel 2012. L’amore per i motori e la voglia di confrontarsi con altre categorie, la porta a gareggiare con l’European F3 Open alla guida di una BMW Racing e con JDC Motorsports nel campionato Pro-Mazda. Nel 2017 Vicky Piria si lancia nel campionato Gran Turismo dedicato ai veicoli elettrici l’Electric GT Championship. A breve parteciperà all’ultima selezione per il campionato W Series.
Vicky Piria incontra MMI – Intervista esclusiva con la bellissima pilota italiana
1. Cosa significa provare molte auto diverse e comprendere a pieno lo studio di un tipo di pneumatico?
C’è solo un modo di guidare in maniera tecnicamente corretta e di conseguenza veloce. Le auto tuttavia, hanno caratteristiche molto diverse, macchine pesanti o meno, trazione, motorizzazioni. Ogni auto ha quindi delle tendenze tecniche che con il pneumatico adeguato vanno valorizzate. Alla fine le gomme sono il primo e unico contatto che la vettura ha sull’asfalto, è cruciale.
2. Dato che parteciperai alla W Series, quali sono le prime impressioni sulla categoria?
Tra pochi giorni ho le selezioni finale per partecipare a questa categorie e ovviamente le prime impressioni sono ottime. Danno a pilote già con varie esperienze alle spalle la possibilità di potersi esprimere e valorizzare senza dover rendere conto a budget stratosferici, politiche… I piloti donne sono ovviamente una minoranza rispetto agli uomini e quindi proprio per un discorso statistico hanno meno possibilità di avanzare nella carriera sportiva. Questo ci da l’opportunità di farlo.
3. La W Series potrebbe davvero aiutare le donne ad emergere nel motorsport?
Assolutamente si. Avrei iniziato a correre in macchina molto più fiduciosa se sapevo ci fosse la possibilità di fare un campionato del genere.
4. Quali sono le principali difficoltà che hai trovato davanti durante la tua carriera?
Le difficoltà sono proporzionali a dove si vuole arrivare. Tante difficoltà, da sacrifici fatti e delusioni. Nessuna ha pesato tanto come doveva comunque, in quanto era tutto per passione.
5. Com’è nata la tua passione per i motori?
È nata praticamente per puro caso. Facevo gare di equitazione e avevo all’incirca 8 anni quando mio papà comprò un go-kart per mio fratello. Poco tempo dopo iniziavo a chiedere sempre più spesso di provarlo, adoravo la sensazione e la competizione di questo sport.
6. Oggi è la giornata della festa della donna, volevo chiederti cosa pensavi della figura della donna nel mondo dei motori,della tua esperienza e della tua nuova avventura in w series.
La figura della donna nel mondo dei motori è sempre stato un tabù, delle volte addirittura un problema. Io la vivo in maniera molto naturale. Sono innamorata di questo mondo e cerco di essere sempre la versione migliore di mia stessa non lamentandomi delle discriminazioni eventuali. Sicuramente accerchiarsi di persone che credono in te aiuta.