Novak Djokovic supera in tre set un ottimo Denis Kudla e stabilisce il record personale di vittorie consecutive (17) a Wimbledon. Agli ottavi di finale il serbo raggiunge Cristian Garin, che oggi ha sconfitto in quattro set Pedro Martinez.

Djokovic prudente e pungente nei primi due set

Nel primo set un buon Kudla non lascia tanta carta bianca a Djokovic per dettare gioco ed è bravo a tener testa al serbo almeno fino al decimo game. Nei primi nove giochi del parziale, infatti, oltre a non esserci alcuna chance di break, va segnalata anche l’assenza di scambi ai vantaggi. Addirittura, considerando i primi tre turni di battuta di entrambi i giocatori, è Djokovic a concedere più “30”. Tuttavia è lo stesso Djoker a far uscire il match dai binari e piazzare il primo break dopo 35 minuti, superando di uno Kudla nel conteggio dei punti totali vinti e chiudendo sul 6-4 un set che sembra essere servito al serbo per prendere le misure sull’americano. Nel secondo set, infatti, Djokovic aumenta ulteriormente il livello (e la variazione) del suo tennis e riesce a strappare subito la battuta a Kudla.

Lo statunitense cerca di non farsi travolgere dall’ondata serba e con personalità (e qualche aiutino da parte di Nole, in difficoltà con la seconda) recupera immediatamente il break a zero. Al contro-break il numero 1 del mondo risponde con un altro contro-break, rimettendo la testa avanti e riprendendo le distanze da Kudla. Lo statunitense si aggrappa con quel che può alla partita e, sostenuto anche dal pubblico del campo 1, arriva a ottenere un’altra palla break nel settimo game. Djokovic, in risposta sia all’avversario che al pubblico, sfrutta tutta la sua esperienza e il suo gigantesco repertorio per tenere stretto il servizio e il vantaggio. Nel game successivo Kudla salva sul proprio servizio due set point, ma quando la battuta passa a Nole lo statunitense non può fare niente, arrendendosi sul 6-3.

Kudla prova a impensierire Nole, ma il serbo non si fa sorprendere

Il terzo set è decisamente il più complicato per Djokovic, che perde subito il servizio e concede a Kudla un vantaggio che lo statunitense riesce ad amministrare fino al settimo game. Il serbo, infatti, torna a essere preciso e incisivo nei successivi quattro turni di servizio, in cui concede solo due punti lasciando in tre occasioni l’avversario a zero. Con il break recuperato nel settimo game riporta in parità un match che adesso viene giocato ad alti livelli da entrambi i giocatori che lo traghettano al tie-break. Questo inizia nel peggiore dei modi per Djokovic, che con due doppi falli consecutivi concede due mini-break gratis a Kudla. Il serbo però è un campione e reagisce da campione: sotto 4-1, piazza un parziale vincente di 8 punti a 3 con cui chiude il set e la partita.

14esima vittoria consecutiva (18esima nelle ultime 19) per il serbo, che grazie a quella odierna allunga a 17 la striscia di successi consecutivi a Wimbledon, superando le 16 di fila del periodo 2014-2016. Agli ottavi di finale (gli undicesimi della sua carriera nello Slam britannico) a Nole toccherà Cristian Garin, che oggi contro Pedro Martinez ha raggiunto per la prima volta in carriera il quarto turno dei Championships. Per Denis Kudla invece resta comunque un ottimo torneo che gli ha permesso, tra l’altro, un salto di 10 posizioni nel ranking ATP, che adesso lo vede a pochi punti da una Top 100 che manca ormai da due anni.

ENRICO RUGGERI