Impossibile, forse, separarsi da un dirigente che ha contribuito a scrivere pagine e pagine di storia di una scuderia all’interno dell’universo della Formula 1. Il nuovo matrimonio Wolff-Mercedes si è puntualmente consumato, portando la deadline fino al 2026 dopo la firma apposta dall’austriaco sul rinnovo contrattuale che lo legherà al team fino al 2026. La storia, d’altronde, si è schierata fortemente dalla parte del viennese: sette titoli piloti e otto costruttori vinti tra il 2014 e il 2021 innalzando la leggenda di Lewis Hamilton. Gli ultimi anni hanno portato, però, un forte periodo d’appannamento nella casa di Stoccarda influenzato, soprattutto, dalla forte crescita della Red Bull di Max Verstappen: i risultati negativi avevano posto sul banco degli imputati anche Toto Wolff. Voci spazzate via, immediatamente, dalla firma sul rinnovo.

Wolff-Mercedes, nuovo matrimonio: le parole del dirigente di box della scuderia stellata

Credo che la cosa più importante sia che noi tre (Sir Jim Ratcliffe e Ola Kallenius, ndr) ci fidiamo l’uno dell’altro. Come azionista, desideriamo il miglior ritorno possibile sugli investimenti, e questo si ottiene con le vittorie. Alla fine abbiamo deciso noi tre e ci siamo detti: ‘Continuiamo’ – queste le dichiarazioni di Toto Wolff di Mercedes ai microfoni del The Telegraph -. Non ho mai avuto una clausola legata alle prestazioni. O ci si fida l’uno dell’altra o non ci si fida. E noi, come azionisti siamo allineati. Faccio parte di questa squadra con diverse funzioni, essendo co-azionista e facendo parte del consiglio di amministrazione. Sono cose che non cambieranno, sia che ricopra ruoli esecutivi o non esecutivi. Ma mi sento bene, il rischio per me è quello di annoiarmi, non di bruciarmi“.

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