Woody Allen affronta la prima intervista dopo trent’anni e smentisce nuovamente le accuse di molestie nei confronti della sua figlia adottiva Dylan Farrow, definendole assurde.
Woody Allen intervistato da CBS
Il notissimo regista, nonché attore, sceneggiatore e drammaturgo statunitense si è raccontato ai microfoni di Cbs, con Lee Cowan in un’intervista registrata nel luglio del 2020 ma andata in onda solo ora. Sulla questione con Dylan ha riferito di non averla più incontrata da quando le accuse sono emerse per la prima volta. Allen spiega inoltre di non voler mettere in dubbio il fatto che Dylan pensi di essere stata abusata. “Non penso che lo inventi, non penso che stia mentendo. Ritengo che lo creda“, dice il regista.
L’intervista segue la miniserie di quattro episodi “Allen contro Farrow” su Hbo, che contiene elementi inediti di una battaglia legale e di immagine durata decenni, e che ha ritrovato slancio nel 2017. Quando, sulla scia del #MeToo, Dylan è tornata a riproporre le accuse spingendo diversi attori di Hollywood a non lavorare piu’ con Allen.
Le accuse di molestie a Dylan sono emerse dopo la separazione da Mia Farrow, con la quale ha tre figli, Ron e due bambini adottati, Moses e Dylan. A complicare la separazione è stata la relazione di Allen con un’altra delle figlie adottive di Farrow, Soo-Yi Previn. Allen ha spostato Soo-Yi nel 1997 e la coppia ha adottato due bambine che ora sono all’università: “non avrebbero dato due bimbe a una persona che ritenevano un pedofilo“, dice Allen, spiegando di non aver mai sentito l’esigenza di scusarsi per il suo rapporto con Soo-Yi. Il regista quindi si sofferma sulla sua relazione ‘atipica’ con Mia Farrow. “Non ho mai vissuto con Mia. Non ho mai dormito a casa sua in tutti gli anni che ci siamo visti“.
Giacomo Cattani