Benvenute e benvenuti su CoffeeNSupes, la rubrica sui supereroi da leggere in pausa caffè!
Tazzina alla mano, vi accompagnerò in un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta dei film sui supereroi più e meno conosciuti fino a spingerci nelle profondità della psicologia, filosofia e sociologia nascosta tra le righe degli affascinanti eroi e villain moderni.
In questo appuntamento parleremo del film X-Men del 2000 ed inizieremo ad addentrarci nell’universo dei mutanti Marvel. Ma prima, rewind: nelle puntate precedenti abbiamo analizzato lo sviluppo della figura del supereroe dalla Grecia Antica ai giorni nostri, abbiamo poi trattato del primo film su Superman e dei film dedicati a Batman negli anni novanta. Ora, zuccherate il vostro caffè e allacciate i mantelli…
Nerds, assemble!
X-Men, il film
Nel 2000 arriva nelle sale cinematografiche il primo film di quella che sarebbe stata una saga durata due decenni. Diretto da Bryan Singer, X-Men catapulta lo spettatore in un mondo dove l’homo sapiens sapiens si sente minacciato da quelli che chiama mutanti, persone con particolari abilità e poteri. Si vuole far passare una legge per la registrazione di questi, in modo tale da sapere chi essi siano, quali poteri abbiano e dove vivano, per poterli monitorare e recludere in caso di abilità pericolose. Nel mondo “mutante”, intanto, i pareri sul da farsi sono opposti. Da una parte c’è il professor Charles Xavier, alla guida della sua Scuola per Giovani Dotati e del team di X-Men, che vuole dialogare con i non-mutanti e proteggere l’anonimato della comunità, dall’altra c’è Magneto che sta studiando un piano per ribaltare la situazione di “normalità”.
In questa atmosfera tesa di diffidenza e pregiudizio nei confronti della diversità si fa fin da subito la conoscenza della giovane Rogue, una ragazza che in un momento di intimità con il proprio fidanzato scopre di avere il potere di assorbire l’energia altrui, facendo cadere il ragazzo in coma con un semplice bacio. Impaurita dalla sua abilità e dal giudizio della famiglia scappa incontrando Wolverine, un mutante dotato di un potente fattore rigenerante ed artigli di adamantio che gli escono dalle mani. Si scontreranno con il team di Magneto, ma verranno salvati dagli X-Men e trasportati così nella lotta tra fazioni.
Chi sono i mutanti?
Nell’universo degli X-Men, i mutanti sono persone nate con particolari capacità. Mutati, appunto, dall’homo sapiens sapiens al gradino successivo dell’evoluzione umana. Alcuni di loro nascono fisicamente diversi, come nel caso di Mystica che riesce a cambiare forma grazie al suo corpo camaleontico. Altri hanno sensi potenziati o poteri difficilmente controllabili, come nel caso di Ciclope, che emette raggi di energia dagli occhi ed è costretto ad utilizzare sempre delle particolari lenti in grado di modularne il flusso altrimenti devastante. Altri ancora sono apparentemente normali ma nascondono poteri psichici, come Charles Xavier o Jean Grey, oppure legati a fenomeni naturali, come nel caso di Tempesta e Magneto.
I mutanti sono persone nate diverse che non rientrano nello schema della “normalità” secondo la maggioranza della popolazione mondiale. Per questo motivo vengono emarginati, scherniti e guardati con sospetto, costretti a sopravvivere con le etichette date loro dal pregiudizio altrui. I normali, impauriti dai mutanti e incapaci di comprenderli, in quanto diversi da loro, sono unicamente capaci di vedere quelle differenze come minacce, senza considerare che potrebbero invece costituire una ricchezza per tutti. Ma tra i mutanti ci sono persone comuni, buoni e cattivi, generosi ed invidiosi, a loro volta che odiano quello che per loro è il diverso o che invece vogliono vivere in armonia.
I mostri fanno la guerra… o è la guerra a creare i mostri?
Magneto è l’antagonista del film. Il suo piano per ribaltare la situazione di normalità ha del malvagio ma nasce da una persona a cui basta guardarsi il polso per ricordare la cattiveria dell’animo umano. Sopravvissuto ad un campo di concentramento, strappato a sua madre e rimasto poi orfano, è nella disperazione di quel momento che per la prima volta i suoi poteri si manifestano.
Nato come Erik Lehnsherr, ebreo tedesco, ha la capacità di manipolare e creare campi magnetici, da cui il nome da mutante. È convinto che l’uomo continuerà sempre a seguire il suo lato oscuro, teme che l’odio e la violenza che ha sperimentato durante la Seconda Guerra Mondiale da parte dei nazisti su tutte le etichette che loro consideravano diverse ed inferiori possano ripetersi nei confronti dei mutanti. Per questo motivo è pronto ad attaccare senza remore chi non fa parte della sua specie, da lui considerata superiore.
Gli X-Men come metafora del nostro mondo
Il mondo degli X-Men è il nostro mondo. Un mondo fatto di etichette e categorie, dove se appari diverso sei pericoloso indipendentemente da chi tu sia veramente. In questo primo film si indaga sulla diversità e sul pregiudizio che la segue. Il pregiudizio dei non-mutanti verso i mutanti, ritenuti minacce solo perché appartengono ad un’altra categoria di persone, così come il pregiudizio di Magneto che non riesce a liberarsi del peso della sua esperienza passata e guarda attraverso di esso tutti coloro senza abilità speciali. Chi è che decide qual è la normalità e quale categoria è superiore all’altra? Ne esiste veramente una giusta ed una sbagliata? Siamo tutti umani, siamo tutti diversi. Potremmo essere tutti mutanti.
Non esiste nessun paese tollerante. Non esiste pace, né qui né in nessun altro posto. Donne, bambini, intere famiglie distrutte semplicemente perché erano nati diversi.
L’argomento degli X-Men e dei mutanti è un grande capitolo dell’universo del Marvel Cinematic Universe, per fortuna abbiamo ancora molte pellicole su di loro da analizzare. Ma intanto vi aspetto giovedì prossimo 24 settembre alle ore 10:30 per iniziare a parlare della figura di un altro supereroe Marvel amatissimo, in primis dal suo creatore: Spiderman.
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