
Alberto Zaccheroni, allenatore del Milan dal 1998 al 2001, ha parlato, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport, della sua ex squadra, evidenziando i pregi della squadra di Pioli.
Zaccheroni, che ha compiuto 68 anni l’altro ieri, ha affrontato alla Gazzetta l’argomento Milan, squadra con cui l’allenatore ha vinto uno scudetto, il sedicesimo della storia rossonera, nella stagione 1998-1999, grazie ad una clamorosa e rocambolesca rimonta ai danni della Lazio. La squadra di Pioli, impegnata oggi contro la Sampdoria per la ripresa del campionato e seconda in classifica alle spalle dell’Inter, ha sorpreso un po’ tutti, con una stagione che, nonostante l’andamento più altalenante dell’ultimo periodo, non può che considerarsi positiva. Ecco dunque al riguardo il pensiero di Zaccheroni.
Le parole di Zaccheroni alla Gazzetta dello Sport
Alberto Zaccheroni, intervistato dalla Gazzetta, concorda con il giudizio positivo dato alla stagione del Milan, anche se il pensiero va ovviamente prima di tutto allo scudetto conquistato dall’allenatore sulla panchina rossonera nella stagione 1998-99. Si parte da una delle vittorie più importanti di quel campionato, quella contro la Sampdoria: “Quella partita vinta 3-2 contro la Sampdoria a San Siro fu priva di ogni logica. Schemi, coperture: saltò tutto perché la vittoria serviva anche a loro che lottavano per salvarsi. Giocammo di cuore e vincemmo noi. A Firenze ho visto lo stesso spirito, ma il gruppo mi sembra un po’ meno sicuro che nei mesi passati. Non deve: in Serie A nessuno è così compatto, nessuno gioca meglio”.
Poi ancora sullo scudetto del centenario del Milan: “Io non parlavo mai di scudetto, pensavo di gara in gara. Ma capii che le cose erano cambiate alla vigilia della trasferta di Udine: la sera prima la Lazio aveva perso 3-1 in casa con la Juve, i miei giocatori avevano un altro sguardo. Dissi a Galliani: ‘Adriano, non so come finirà ma le vinciamo tutte”. Una squadra, quella di Zac, che alla fine riuscì a sorprendere tutti, avendo la meglio su squadre sulla carta probabilmente superiori, e in questo, anche se il Milan attuale ha ormai visto allontanarsi in modo forse decisivo l’Inter, si può forse vedere una sorta di analogia tra le due squadre. Ciò sicuramente non vale però per quanto riguarda i giocatori a disposizione di questi due Milan, come sottolinea prontamente Zaccheroni: “Questa squadra è l’opposto della mia. Io allenavo Maldini, Costacurta, Boban, Weah, gente che aveva vinto tutto e sembrava a fine ciclo. Il Milan di oggi è giovane, ha un’occasione unica: in rosa quasi nessuno ha mai vinto nulla”.
Francesco Basso
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Credit foto: Pagina facebook acmilan-news.com