Zoom ha causato un bel danno mondiale, la piattaforma piu’ utilizzata negli ultimi giorni ha violato completamente la privacy mettendo a rischio le migliaia di registrazioni delle video chiamate salvate in Cloud. Quest’ultime sarebbero state esposte sul web, a causa del metodo utilizzato dal servizio,per dare un nome ai singoli filmati.

Le video chiamate sarebbero tutte caratterizzate da nomi identici e disponibili in servizi non protetti e pronti per essere cercati con una semplice ricerca.

Com’è stata violata la privacy in Zoom?

Basta utilizzare un motore di ricerca in grado si indicizzare anche gli spazi di archiviazione in cloud per trovare decine di migliaia di registrazioni di videochiamate su Zoom, come riporta anche il The Washington Post. Secondo la testata, tra quelle disponibili in chiaro erano presenti sessioni di terapia psicologica, orientamenti lavorativi, incontri di lavoro e classi di studenti delle elementari. Zoom è stata notificata della problematica, ma non è ancora chiaro se procederà a modificare il modo in cui dà un nome ai suoi video

In che modo ha risposto all’accusa?

“Zoom notifica i partecipanti quando un admin decide di registrare il meeting e fornisce un metodo sicuro per immagazzinare queste riprese” ha spiegato Zoom in una nota. “I meeting vengono registrati solo per scelta dell’admin localmente o sul cloud”. Il problema è che l’utilizzo di una nomenclatura identica per ogni singolo video consente di effettuare una semplice ricerca per ottenere migliaia di risultati senza il minimo sforzo. Un problema che si va a sommare ai numerosi problemi di sicurezza informatica che stanno colpendo Zoom in questi giorni.