2 maggio 1945: i Sovietici conquistano una Berlino provata dalla guerra

Foto dell'autore

Di Sonia Faseli

Il 2 maggio 1945 i sovietici posero fine definitivamente al Terzo Reich istituito da Adolf Hitler, conquistando Berlino. Questo pose fine al periodo di violenze e crimini di guerra perpetrati dal dittatore tedesco. Hitler aveva posto alla sua vita insieme alla moglie Eva il 30 aprile dello stesso anno.

Berlino, città contesa da americani e sovietici

Nell’aprile del 1945 l’esercito americano era già partito per conquistare Berlino, ma i sovietici riuscirono ad arrivare prima, facendo affidamento su oltre due milioni di soldati al fronte. Il 15 aprile 1945 Stalin ordino alle sue armate di avanzare, portando con se oltre 6000 carri armati e 40 mila bocche di fuoco. La difesa delle armate tedesche era costituita da 300 mila soldati nazisti.

Le vittime dovute alla conquista di Berlino

La conquista della città di Berlino non fece meno vittime di altri insediamenti. Nel momento in cui i sovietici fecero ingresso nella capitale, l’odio divampò nella città causando oltre 70 mila vittime. Ogni giorno si verificavano stupri e omicidi, a causa del grande quantitativo di alcol trovato nella medesima città dai sovietici. Alla fine della seconda guerra mondiale Berlino era diventata una città fantasma, piena di detriti, macerie e cadaveri.

Lo scopo dell’invasione di Berlino

Secondo recenti studi effettuati sui documenti dell’ex Unione Sovietica, lo scopo alla base di questa invasione era quello di ottenere l’ossido di uranio. Quel tipo di materiale, introvabile in Unione Sovietica, si trovava in quantità abbondante al Kaiser Wilhelm Institut di Berlino. Lo scopo di questa spedizione era dunque quello di recuperare questo materiale, utile durante la Seconda guarda Mondiale.

Una guerra cruenta per la conquista della capitale tedesca

La conquista di Berlino non fu facile. Secondo la documentazione, lo scontro più sanguinoso in assoluto si svolse ad Halbe, a sud-est di Berlino. In questa occasione persero la vita 50 mila persone tra militari e civili. Le 90 mila tedesche a difesa della città persero vite, così come l’Armata tedesca, in difficoltà a causa del terreno insidioso.

Sonia Faseli

Segui su Google News