La forma non è propriamente quella di un mattone, ma per le sottili vie della pubblicità e della comunicazione “The brick”, il mattone, è un soprannome più che efficace. Un riferimento immediato e comune per un prodotto che di comune non ha assolutamente niente. Perché il Motorola DynaTac 8000X – Dynamic Adaptive Total Area Coverage – diventerà il primo telefono cellulare della storia a essere commercializzato.
Del resto Motorola ha sempre preso l’evoluzione tecnologica come una sfida da affrontare all’avanguardia con, come spesso succede, l’utilizzo bellico come movente primo. Nel 1930 è la prima azienda a sviluppare una radio utilizzabile in automobile, il che tornerà molto utile agli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. E i pager, dispositivi in grado di ricevere via radio brevi messaggi di testo.
Il primo telefono cellulare: tutta colpa del Capitano Kirk
E poi i radio trasponder, e lo zampino che mise nel rendere possibile la comunicazione di Neil Armstrong dalla Luna nel 1969. Ma è del 1968 l’intuizione che la distribuzione capillare di stazioni radio dalla limitata potenza elettromagnetica possa creare un rete cellulare di comunicazione tramite il riuso di frequenza. Sono almeno dieci anni che Motorola lavora al progetto, con un investimento pari a 100 milioni di dollari. Nel 1973 l’inventore Martin Cooper, considerato all’unanimità il padre delle telefonia mobile, ne crea il primo prototipo. Lo dimostra praticamente in una strada di New York, dove dal suo nuovo dispositivo di 1,5 kg chiama gli uffici del collega Joel Engel, capo degli uffici ricerca della Bell Labs. Confesserà in seguito di aver avuto l’illuminazione durante una scena della serie Tv “Star Trek”, dove il Capitano Kirk utilizza un apparecchio simile per comunicare a distanza.
Detto dell’eccezionale peso, il DynaTac ha 30 minuti di durata della batteria, che necessità 10 ore per venire completamente ricaricata. Nei dieci anni successivi Motorola lavora con sistematicità per affinare il prototipo e il 21 settembre del 1983 la Commissione Federale per le Comunicazione americana ne approva l’utilizzo. Il risultato si chiama Motorola DynaTac 8000X e, nonostante le dimensioni imponenti – 300x44x89 mm – pesa poco più del suo prototipo, 793 grammi. Il cellulare, fornito di un piccolo schermo LED, offre 30 minuti di conversazione e otto ore di standby ed è in grado di memorizzare fino a 30 numeri telefonici. Per il suo completo caricamento, sono necessarie 8 ore e, naturalmente, permette “solo” di effettuare e ricevere telefonate. Le dimensioni elefantiache permettono ai responsabili della comunicazione di giocare con il soprannome commerciale con cui verrà chiamato, “brick”, mattone. Ma rappresenta senza dubbio un passo avanti enorme a livello di sviluppo tecnologico.
Un lusso per pochissimi
Forse addirittura troppo, considerato che la nascente rete di copertura è decisamente deficitaria. E, con l’eccezione di località centralissime in termine di business, il telefono risulta sostanzialmente inutile. Diventa comunque un must have irrinunciabile per chiunque voglia ostentare il proprio benessere economico e possa permettersi 3995 dollari americani per il suo acquisto. Lanciato sul mercato il 6 marzo 1983, il primo cellulare in commercio tutto considerato vende tantissimo, arrivando a vendere 300 mila esemplari in tutto il mondo nel giro di un paio d’anni. Solo un anno prima l’extratrrestre ET deve accontentarsi di una comune linea telefonica fissa per contattare casa. Due anni dopo, 1985, nel film adolescenziale “Sixteen Candles” – “Un compleanno da ricordare” nella versione italiana – il DynaTac fa il suo esordio sul grande schermo.
Lo utilizza il belloccio Jake Ryan (Michael Schoeffling) per una telefonata all’interno della pomposa Rolls Royce del padre. Uno status symbol che invaderà pgressivamente il cinema degli eighties e che manterrà la sua esclusività ancora per diversi anni. Nel celeberrimo “Beverly Hills: 90210” – siamo nel 1990 – il possesso di un cellulare rappresenta ancora una delle più immediate manifestazioni di ricchezza e opulenza. Quelli utilizzati nella celebre serie di Aaron Spelling saranno già evoluzioni del prodotto di pochi anni prima, più pratici e duraturi in termini di batteria. Ma prima che il telefono cellulare diventi un prodotto rivolto al commercio di massa passeranno ancora diversi anni: nella seconda metà degli anni 90 l’egemonia di Motorola e Nokia verrà messa a dura prova da nuovi competitor che invaderanno il mercato di prodotti a prezzi decisamente più contenuti.
Andrea Avvenengo
Seguici su Facebook, Instagram, Metrò