Bentornati nell’universo cinematografico di Movie Award. Siamo stati nello scorso appuntamento a Venezia ora prendiamo il nostro aereo e dirigiamoci a Cannes. Vogliamo parlarvi di un film che ha conquistato la Palma d’oro nel 2011 nonostante fosse stato fischiato in sala da una parte della critica. Vogliamo parlarvi di uno dei capolavori di Terrence Malick, “The Tree of Life

The Tree of Life, la scoperta del senso della vita


“The Tree of Life” è un imponente pellicola di Terrence Malick costato ben tre anni di lavorazione che hanno comportato un lungo periodo di attesa del pubblico. Un periodo normale se si pensa alla grande mole di pensiero esistenziale contenuta in questo film che vuole far riflettere sul senso della vita. Proprio questo concetto è alla base delle trama di questo lungometraggio ricco di riferimenti filosofici e straordinario dal punto di vista estetico. Si pensi infatti alle immagini dell’universo nelle sue forme che si alternano a quelle della vita dei personaggi. L’uomo è dunque nuovamente al centro dell’universo cosi come aveva fatto Kubrick in “2001:Odissea nello spazio” a cui il film di Malick è stato paragonato. Nonostante queste premesse, sebbene fosse la pellicola più accreditata alla vittoria finale, questo film fu fischiato dopo la prima proiezione da una parte della critica che lo riteneva sopravvalutato a causa di un dialogo ritenuto prevalentemente assente.

Il trailer di The Tree of Life

L’edizione di Cannes del 2011 e la vittoria di Malick


Quando l’allora presidente della giuria Robert De Niro annunciò la vittoria di Malik disse timidamente “scusate se abbiamo sbagliato” quasi spaventato da quella parte di critica che aveva contestato il film di Malick. Un capolavoro che andava giustamente a vincere la Palma d’Oro nonostante la presenza di grandi film in concorso. Ad esempio a Cannes quell’anno c’era il bellissimo film muto francese “The Artist” che ebbe notevole successo internazionale andando a fare incetta di Oscar e battendo lo stesso film di Malik. Erano presenti anche due registi italiani che si sperava portassero la Palma d’oro nel nostro paese. Si trattava di Nanni Moretti in concorso con “Habemus papam” e Paolo Sorrentino in gara con “This must be the place” con curiosamente Sean Penn come protagonista. L’attore americano infatti era presente anche uno dei protagonisti del film di Malick ma ciò nostante Sorrentino rimase a bocca asciutta come Moretti.