Per il suo quinto appuntamento “Verso il Draft” si sposta dagli Stati Uniti d’America e vola in Israele. Dopo aver parlato di Anthony EdwardsLaMelo Ball, James Wiseman ed Isaac Okoro infatti il nostro focus si concentrerà sul talento cristallino dell’israeliano Deni Avdija. Il classe 2001 punta ai piani alti del Draft NBA del prossimo 16 ottobre.

Deni Avdija prima del Draft

Deni Avdija. Photo by Sportsrabbi.com

Deni Avdija è figlio dell’ex giocatore e allenatore serbo Zufer Avdija, che è passato dalla Stella Rossa di Belgrado ed ha allenato la nazionale della ex Jugoslavia. Il figlio d’arte nasce il 3 gennaio del 2001 a Beit Zera, nella zona nord di Israele, e muove i suoi primi passi su un parquet per lo Bnei Herzliya. Nel 2013 però, all’età di 12 anni, decide di trasferirsi al Maccabi Tel Aviv, una delle squadre più importanti di tutto Israele.

A livello giovanile Avdija dimostra tutto il suo incredibile potenziale, tanto che dal 2017 al 2019 guida il Maccabi Tel Aviv alla vittoria di 3 titoli d’Israele consecutivi, da assoluto protagonista. Nel frattempo il giovane figlio d’arte si aggrega anche alla prima squadra, e il 19 novembre 2017 fa il suo esordio in campo. All’età di 16 anni e 320 giorni diventa il giocatore più giovane ad aver debuttato per il Maccabi Tel Aviv. Poco più di un anno dopo avviene il suo esordio in Eurolega. Il 22 novembre 2018 infatti scende in campo contro il Fenerbahce realizzando 2 punti.

L’interesse degli scout NBA cresce man mano, e alla fine di questa stagione esplode portandolo ai vertici dei Mock Draft. In questa stagione “a metà” Deni Avdija totalizza delle medie rispettabilissime infatti, facendo crescere l’interesse su di lui oltreoceano.

Nel campionato israeliano in questa stagione ha viaggiato a 11 punti, 7 rimbalzi e 3.2 assist a partita. In Eurolega invece, con un minutaggio decisamente ridotto, Avdija ha totalizzato 4 punti, 2.6 rimbalzi e 1.2 assist.

I punti di forza

Deni Avdija. Photo by Sportsrabbi.com

Deni Avdija è un’ala tutto fare, grazie ai suoi 205 centimentri d’altezza per 99 chilogrammi. E’ un giocatore molto versatile, infatti può giocare sia da guardia, ma anche da ala grande. Sente molto la partita, grazie anche al suo QI cestistico molto elevato. E’ appunto un giocatore molto competitivo, e non ha paura di giocare partite importanti in competizioni importanti.

Su un parquet Avdija può fare praticamente qualsiasi cosa, grazie alle sue abilità che in futuro potranno permettergli di diventare una point forward molto interessante. Già durante la giovane età ha giocato con una competizione ad alto livello, la quale lo ha forgiato. Il giovane israeliano è un miglior atleta di quanto si pensi, possiede un ottimo ball handling per essere un’ala, riesce a crearsi il tiro, ed ha dimostrato grandi segnali nel tiro dal palleggio.

Deni Avdija possiede un movimento da 3 in Step Back molto bello da vedere, e che lo aiuta a punire i cambi sui blocchi. In campo aperto è un ottimo giocatore, e inoltre ha una strepitosa visione di gioco. Può giocare il Pick ‘n’ Roll ad alto livello, dal quale può tirare, penetrare o passare. Vede molto bene il lato debole mentre penetra verso il canestro: infatti lo scarico ad un tiratore è una delle sue armi più funzionali.

I punti deboli

Deni Avdija. Phopto by Getty Images

Il punto debole principale di Deni Avdija è a livello muscolare, infatti il nativo di Beit Zera ha decisamente bisogno di aumentare la sua massa muscolare in vista dello sbarco in NBA, senza però perdere la sua flessibilità e mobilità. La sua natura competitiva può prevalere su di lui a volte, facendogli perdere la concentrazione in alcune giocate. Infatti in alcune situazioni è sembrato quasi letargico in campo.

Le sue percentuali ai tiri liberi sono sotto al 70%, un numero preoccupante per un’ala piccola. Deve lavorare molto inoltre sulle situazioni di spot up e di catch and shoot. Al momento Avdija è un tiratore molto incostante, può infatti passare dall’essere caldissimo a sbagliare qualsiasi tiro da un momento all’altro.

Deni Avdija ha problemi a creare separazione contro avversari più alti ed atletici, ed inoltre cambia la sua meccanica di tiro quando i suoi difensori lo chiudono bene sul perimetro. Gioca esclusivamente con la mano destra, soprattutto quando si avventura nel pitturato, il che lo può rendere parecchio prevedibile. Quando è a ridosso del ferro ha problemi a concludere con contatto, e spesso sembra che cerchi proprio di evitarlo.

Deni Avdija nel Mock Draft

L’unica certezza dei Mock su Deni Avdija è che finirà nella Top 5 del prossimo Draft NBA. Solo il 16 ottobre scopriremo dove volerà il talento cristallino del giovane israeliano, per ora dato tra la quarta e la quinta scelta. Con il suo talento Advija farà comunque comodo a chiunque lo selezionerà, praticamente fin da subito.

Seguici su:

Pagina Facebook Metropolitan Magazine Italia

Account Twitter ufficiale Metropolitan Magazine Italia

Il Basket di Metropolitan