L’appuntamento di oggi con la rubrica “Esseri Unici” è dedicata a. L’uomo almeno per qualche decennio ha segnato uno dei più importanti progressi nella medicina del ‘900 e della storia. Christian Barnard è stato il cardiochirurgo che effettuò il primo trapianto di cuore. Nato a Beaufort West(Sudafrica), 8 novembre 1922 frequentò la facoltà di medicina alla University of Cape Town Medical School, dove si laureò nel 1926. Dal 1953 al 1956 si trasferì in America e poi a New York dove ampliò e perfezionò le tecniche in chirurgia cardiotoracica.
Nel 1958 Christian Barnard tornò in Sudafrica e diventò chirurgo cardiotoracico al Groote Schuur Hospital, dove costituì la prima unità coronarica dell’ospedale. Poco dopo divenne docente a tempo pieno e direttore della ricerca chirurgica presso l’Università di Città del Capo. Col tempo in Barnard crebbe sempre di più il desiderio di essere il primo al mondo ad effettuare un trapianto di cuore tra uomini.
IL primo trapianto di cuore della storia
La prima occasione gli si presentò fra il 2 e il 3 dicembre 1967, con l’arrivo all’ ospedale Groote Schuur di una giovane donna in coma irreversibile dopo un incidente d’auto. Individuato da tempo il candidato ideale Barnad non perse tempo. L’uomo si chiamava Louis Washkansky di 54 anni, affetto da gravi patologie cardiache e renali. L’intervento durò 5 ore, e fu un vero e proprio successo.
L’impatto sull’opinione pubblica e nel mondo della medicina fu immediato e raggiunse ogni angolo del pianeta. Così il 1968, fu soprannominato “Anno del trapianto” durante il quale furono eseguiti più di 70 trapianti, tra Sudafrica, Europa, Stati Uniti, India e Venezuela. Da lì a qualche mese la pratica del trapianto di cuore nonostante avesse segnato una svolta epocale nel mondo della medicina e nonostante le tecniche di allora fossero abbastanza avanzate, conobbe una battuta d’arresto.
Successi e sconfitte di Christian Barnard
Purtroppo nel 1970, dopo un censimento dell’American Heart Association rese noto che solo 23 dei 166 pazienti sottoposti a trapianto di cuore fino a quel momento erano ancora vivi. I problemi che sopraggiungevano a fronte di un trapianto avvenuto con successo erano le crisi di rigetto, aspetto ancora poco conosciuto e per il quale le soluzioni erano quasi inesistenti. Gli anni 80 segnarono però la svolta, grazie alla scoperta dell’impiego della ciclosporina, farmaco in grado di contenere i rischi di rigetto.
Negli anni successivi ulteriori e approfonditi studi apportarono perfezionamenti importanti alle tecniche di diagnosi del rigetto, aspetto fondamentale poiché incide sul tempo d’intervento e soluzione. Il primo trapianto di cuore in Italia risale al 14 novembre 1985 a Padova. L’intervento fu effettuato con successo dall’equipe del Dott. Vincenzo Gallucci. Il paziente fu Ilario Lazzari e visse fino al 1992. Christian Barnard continuò a fare trapianti di cuore per alcuni anni, ma i suoi interventi non contribuirono ulteriormente al progresso scientifico. Barnard in totale fece 22 trapianti di cuore in 13 anni. Nel 1983, affetto da un’invalidante artrite reumatoide alle mani, lasciò la medicina e la chirurgia. Morì il 2 settembre 2001, mentre era in vacanza a Cipro.
Di Loretta Meloni