Bloccata a Cipro la nave che voleva fermare i migranti

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Di Redazione Metropolitan

E’ stata fermata nel porto di Famagosta, a Cipro, la nave di Generazione Identitaria che doveva contrastare i salvataggi dei migranti da parte delle ONG. L’accusa è di contraffazione di documenti e traffico di esseri umani. 

E’ notizia di ieri che la nave C-Star, noleggiata dall’associazione europea di estrema destra Génération Identitaire per contrastare le operazioni di soccorso delle Ong ai migranti nel Mediterraneo (qui la storia), è stata fermata nel porto di Famagosta (nella parte turca dell’isola di Cipro). Secondo quanto scritto dal giornale cipriota Kibris Postasi, e riportato successivamente dal Guardian, le autorità di Famagosta avrebbero arrestato 9 membri dell’equipaggio (tra cui il capitano ed il vice) con l’accusa di aver contraffatto dei documenti  riguardanti 21 persone di etnia Tamil provenienti dallo Sri Lanka e trovate a bordo della nave. Alcune di queste persone avrebbero poi dichiarato alla polizia di aver pagato diverse migliaia di euro (10.000 secondo alcune fonti) per il “passaggio”.

Secondo quanto riferito al Guardian da Faika Pasa, un attivista locale per i diritti umani, il capitano della nave aveva detto alla polizia che i 21 Tamil fossero apprendisti marinai, ma i documenti che lo attestavano si sono poi rivelati falsi. Generazione Identitaria, su Twitter, smentisce ogni accusa: 

Si ribadisce nel post che i 21 Tamil fossero degli apprendisti marinai, e come questa sia solo l’ennesima manovra per cercare di bloccare la loro missione Defend Europe. Sempre secondo l’associazione, questi presunti apprendisti marinai avrebbero pagato per poter effettuare le miglia marittime necessarie a convalidare il loro diploma. In un primo momento sarebbero dovuti scendere a Suez, ma vi sono stati dei “problemi” (non si sa di che genere), per cui la nave avrebbe fatto rotta verso Famagosta.

Inoltre, Generazione Identitaria accusa le Ong  di aver provato a corrompere i 21 apprendisti marinai in aeroporto a Famagosta offrendo loro denaro e promesse riguardo l’accoglimento di una loro domanda di asilo in Europa.  Ça va sans dire, non vi è alcun indizio o prova al riguardo.

Tuttavia, stando ai fatti finora la realtà sembra pendere tutta dalla parte delle Ong cattive, mentre gli autoproclamatisi difensori dell’Europa sono in stato di fermo nella parte turca di Cipro. Si aspettano comunque maggiori dettagli per comprendere le motivazioni del fermo e l’eventuale possibilità di rilascio dell’equipaggio della nave.

Lorenzo Spizzirri