Amanti della leggenda e del mito, conoscerete sicuramente la storia di Re Artù e della sua Excalibur. Ma, trattandosi di un mito molto antico, molte sono le versioni a cui ispirarsi per raccontare le sue gesta, e molti di più sono i modi per raccontare una storia. A questo servivano i cantastorie, alle corti dei re come Artù. Il cantore di questa storia è il regista Guy Ritchie, che ha scelto un modo tutto suo per riportare la famosa leggenda sul grande schermo.

La trama di King Arthur- Il potere della spada (2017)

Camelot, re Uther Pendragon (Eric Bana) è assassinato dal fratello Vortigern (Jude Law) che, votatosi alla magia oscura, si impadronisce del regno. Prima di morire, Uther riesce a mettere in salvo il piccolo Artù, che viene accolto in un bordello di Londra e cresce tra prostitute e uomini di malaffare, dimenticando la sua vera origine e il suo passato. Il destino però è già scritto e conduce Artù (Charlie Hunnam) verso la leggendaria spada Excalibur. Impugnata la spada magica, Artù riesce a ricordare la sua identità e, aiutato da una Maga mandatagli da Merlino e dai suoi amici fidati, capisce che il destino di Camelot dipende da lui e che tocca a lui uccidere il perfido zio Vortigern.

La rivisitazione di Guy Ritchie del mito di Excalibur

Il regista è già famoso per la sua attitudine a rimescolare le carte in tavola e a rappresentare personaggi già noti nell’immaginario collettivo in maniera completamente stravolta. Lo ha già fatto con la figura di Sherlock Holmes nei film con Robert Downey Jr, molto distante dall’investigatore nato dalla mente di Sir Arthur Conan Doyle. Anche in questo film troviamo molte cose “fuori posto”. Partiamo dalla figura di Mago Merlino, che nella leggenda è una presenza fondamentale per Artù: sarà Merlino ad istruirlo e ad aiutarlo a diventare Re. In questo film, invece, Merlino è appena accennato come mandante della Maga in soccorso di Artù. Uther Pendragon, in questa versione, diventa lui stesso la roccia da cui solo il degno discendente riuscirà ad estrarre Excalibur. Stessa sorte hanno Ginevra e Lancillotto, in ruoli completamente diversi dai quali siamo abituati a vederli.

Alcune curiosità dal film

Erano previsti 6 film sulla saga di Artù, ma dopo il flop al botteghino di questo primo capitolo il progetto è stato abbandonato.

 Esistono ben tre versioni di questo film: la prima, prevedeva Kit Harington (Jon Snow di GOT) nei panni di Artù, la seconda versione invece avrebbe visto Colin Farrell come protagonista.

In questo film è presente anche David Beckham nei panni di uno scagnozzo di Vortigern.

David Beckham sfigurato in King Arthur- Il potere della spada (2017), Photo Credit SPYit.
David Beckham sfigurato in King Arthur- Il potere della spada (2017), Photo Credit SPYit.

Quando sostenne i provini per il film, Hunnam era molto magro per via di un altro ruolo che stava interpretando. Il regista parecchio preoccupato gli chiese ben quattro volte rassicurazioni sulla sua forma fisica. L’attore rispose che, purchè la piantasse di fargli domande sul fisico, avrebbe combattuto contemporaneamente con gli altri due attori in lizza per il ruolo e che chi fosse uscito dalla stanza sulle proprie gambe avrebbe avuto la parte. Con questa battuta il ruolo fu immediatamente suo.

Dove guardare King Arthur- Il potere della spada

Sebbene si discosti parecchio dalle altre versioni cinematografiche molto più epiche della saga di Artù, questa pellicola molto molto più action che drammatica, è un buon compromesso per quella voglia di fantasy leggera e senza quella ricerca di profondità nei personaggi o nella storia. Il film andrà in onda questa sera alle 21.20 su Italia 1.

Charlie Hunnam da King Arthur- Il potere della spada, Photo Credit Cinematographe
Charlie Hunnam da King Arthur- Il potere della spada, Photo Credit Cinematographe

Vera Martinez

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