Ieri il presidente della Russia Vladimir Putin ha parlato allo stadio Luzniki di Mosca rivolgendosi ai cittadini russi. L’evento, con migliaia di persone allo stadio è stato trasmesso anche in diretta tv, con il seguente titolo “Per un mondo senza nazismo, per la Russia, per il presidente”. L’avvenimento si è svolto in occasione dell’anniversario dell’annessione della Crimea, terra sottratta all’Ucraina nel 2014. Putin esordisce con queste parole “Gli abitanti della Crimea vogliono abitare nella loro terra, con la loro patria storica, la Russia” poi continua “Hanno fatto la cosa giusta opponendosi ai nazisti” rivolgendosi agli ucraini.
Putin e le parole ingannevoli
Putin si rivolge al suo popolo in una maniera ingannevole, infatti, il presidente russo, non usa le parole corrette. Ad esempio la guerra tra Russia e Ucraina che è iniziata con l’invasione russa sull’Ucraina non la definisce ‘guerra’ bensì ‘missione speciale‘. Una missione, che racconta al suo popolo, necessaria per fermare un genocidio dei russi che stava per partire dal Donbass da parte di Kiev. Putin mentre parla ai cittadini russi cita l’insegnamento di Gesù riportato nel Vangelo di Giovanni (capitolo 15, versetto 13) “Non c’è amore più grande che donare l’anima per gli amici”.
Un’arma utilizzata dal leader del Cremlino è costituita dalle parole. Putin utilizza infatti, una retorica ingannevole, una vera e propria propaganda formata dai seguenti concetti: missione speciale, nazisti, genocidio russo, pericolo per la Russia, minaccia per i russi. Putin ha nominato l’invasione sull’ucraina da parte della Russia ‘missione speciale’ con l’obiettivo di denazificare il paese.
Noi che osserviamo l’orrore della guerra
Forse la propaganda putiniana può funzionare, in parte, su un paese isolato come la Russia. Paese estraneo agli attacchi violenti che Putin sta ordinando di compiere sull’Ucraina. Ma il resto del mondo è a conoscenza delle atrocità che il popolo ucraino sta subendo giorno dopo giorno in questa estenuante guerra. In questo conflitto sono stati commessi veri e propri crimini di guerra: sono stati colpiti ospedali e luoghi dei civili, sono stati uccisi civili mentre tentavano di fuggire. Non sono stati rispettati i corridoi umanitari e intere città sono state rase al suolo. Putin ha definito ‘missione speciale’ queste atrocità.
Nonostante la propaganda putiniana molti russi si sono dissociati dalla guerra attraverso manifestazioni. Oltre 14.000 arresti per i cittadini russi che sono scesi in piazza contro la guerra. La giornalista Marina Ovsyannikova si è esposta in diretta tv con il suo manifesto contro la guerra: in grande scritto ‘no war’. C’è da dire che è difficile avere un opinione quando si è in pieno isolamento come adesso è la Russia. I cittadini russi sono bombardati dalla retorica di Putin ed è vietato a loro sia la libertà di espressione che la libertà di essere informati da più fonti. In questo conflitto anche i cittadini russi stanno pagando in un certo senso un prezzo caro. Per via delle sanzioni imposte alla Russia la vita dei cittadini si è totalmente stravolta. Da un giorno all’altro i cittadini russi si sono trovati senza social media, senza poter acquistare marchi internazionali, sempre più isolati, quindi, bisogna vedere quanto Putin riuscirà a tenere buono un paese isolato per colpa del proprio presidente.
L’obiettivo di Putin secondo il consigliere di Trump
Tutto l’occidente si pone la seguente domanda “Cosa vuole veramente Putin per arrivare a così tanto?” Per non fermarsi davanti ospedali, bambini, civili in fuga. Secondo George Papadopulos, il consigliere di Trump, il vero obiettivo di Putin è il controllo del Mar Nero.
Dunque, il presidente russo mira a conquistare un altro sbocco sul mare oltre la Crimea. Città molto ambite da Putin sono Mariupol e Odessa. Città che al momento sono distrutte dai bombardamenti. Per ora sembra impossibile fare previsioni su un uomo pronto a tutto. Quindi la guerra continua tra negoziati che non arrivano a solide conclusioni e bombardamenti sulle città ucraine mentre Putin afferma “porteremo avanti i nostri piani.”
Di Claudia Innocenti
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