51 anni di David Bowie: “Starman” non è solo una canzone leggendaria, ma è il simbolo di un artista fino ad allora troppo sottovalutato.

Il brano rappresenta un punto di svolta nella carriera del cantante britannico, grazie alle performance live citate come fonti d’ispirazione per le generazioni future di artisti. Estratta dall’album “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”, “Starman” è al diciannovesimo posto delle cento canzoni che hanno cambiato la storia della musica.

David Bowie: analisi e interpretazioni di “Starman

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Una melodia accattivante e un bridge legato ai gruppi pop-soul in voga nei primi anni Settanta accompagnano un ritornello che potrebbe richiamare le sonorità di “Over the Rainbow”. Titolo e introduzione sembrano dirigersi verso il mood di “Space Oddity”, ma stavolta la canzone possiede un gergo cosmico esemplificato da un messaggio proveniente dallo spazio.

Il brano racconta di un uomo delle stelle che parla, attraverso la radio, ai giovani di una Terra condannata; egli promette loro la salvezza del pianeta e dà la speranza che ci possa essere qualcuno di sovraumano a salvarli. In molti hanno pensato che nel brano ci potesse essere un accenno alla seconda venuta di Cristo, o che starman fosse la metafora di una rockstar considerata una figura divina. In realtà, con un’interpretazione più semplice, Bowie ha affermato che l’idea di base della canzone è che le persone sulla Terra dovrebbero essere felici ad incontrare una creatura dello spazio non tanto differente dall’essere umano.

Promozione e successo del brano

Inizialmente “Starman” non avrebbe dovuto far parte dell’album, ma incisa e pubblicata per il mercato dei 45 giri. Viene inserita all’ultimo momento su suggerimento della casa discografica RCA Records; nonostante il flop iniziale di vendite, il brano riceve dalla critica molte recensioni positive. Oggi è uno dei singoli più venduti del cantante ed è stato spesso utilizzato nelle colonne sonore di film e serie tv.

A dare a David Bowie la notorietà che merita è la performance del 5 luglio 1972 per “Top of the Pops”, in cui l’artista e il gruppo Spiders from Mars si esibiscono con un look glam. Quei tre minuti vengono definiti come un momento cruciale della storia della musica britannica e “Starman” irrompe nella top ten delle classifiche. Chissà cosa ci direbbe oggi quell’uomo delle stelle, volato via troppo presto e prima di farci credere in un futuro migliore.

Flavia Carrogu

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