Il bustier sembra essere tornato un capo di tendenza, sempre più spesso indossato dalle modelle durante le sfilate di quest’anno 2022.
Il ritorno del bustier
Nell’ultimo anno il bustino sembra essere tornato di tendenza, non soltanto in passerella, ma anche tra i capi di abbigliamento più venduti. Dopo le collezioni di biancheria intima che hanno cercato di “liberare” le donne dalle costrizioni dell’”intimo corazza”, ecco tornare in auge un capo di abbigliamento che fa cambiare completamente direzione. Bisogna però dire che il bustino di oggi è decisamente meno restrittivo rispetto a quello tradizionale dell’epoca ottocentesca. I modelli hanno forme meno sagomate, con dimensioni più facili da indossare e che permettono di respirare.
In realtà la moda dei bustini non è mai stata abbandonata, tornando in auge a livelli ciclici. Il bustier compare per la prima volta all’inizio dell’Ottocento, come capo di intimo, ma torna di moda subito dopo la seconda guerra mondiale. Diventa un capo di abbigliamento esterno solo a partire dagli anni Ottanta.
Il bustier è un capo d’abbigliamento a stretto contatto con il corpo, e può essere usato come indumento esterno, ma viene soprattutto inteso come abbigliamento intimo. Può essere abbinato con una varietà ampia di abbigliamenti. Normalmente i bustini non hanno maniche, ma possono essere dotati di bretelle come ulteriore sostegno per il seno. Il bustino si contraddistingue dal Corpetto per l’utilizzo delle stecche. Queste servono infatti per rendere il bustier il più aderente possibile al corpo, in modo da evidenziare le forme. Le stecche più utilizzate sono dette “di sostegno”, e sono in riligene, realizzate in poliestere. Questo tipo di materiale permette qualunque tipo di movimento, tenendo conto però della rigidità strutturale del modello. Si possono trovare anche bustier dotati stecche in resina o acciaio temperato, soprattutto nell’abbigliamento intimo da sposa.
Sonia Faseli
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